Bologna: lo storico elettorale
Osservando la suddivisione circoscrizionale della città, si vede chiaramente come il centrodestra sia in grado di pareggiare con il centrosinistra unicamente nella circoscrizione più meridionale di Bologna (Circoscrizione VI: Santo Stefano) e di ottenere buoni risultati anche nella Circoscrizione VIII (Saragozza). Il centrosinistra prevale invece senza particolari difficoltà nel resto del territorio cittadino, in special modo nelle circoscrizioni I (Borgo Panigale, al cui interno di trovano gli stabilimenti della Ducati e di molte altre aziende manufatturiere), II (Navile, la più popolosa della città), IV (Reno) e V (San Donato).
Peso delle circoscrizioni nel Comune di Bologna (2005-2010)
Osservando, infine, i trend a livello circoscrizionale appare una situazione di relativo movimento, con salti significativi tra il 2005 ed il 2006 ed il 2006 ed il 2008 ed un lento ritorno verso la situazione del 2005 che si protrae lungo il 2009 ed il 2010. È tuttavia possibile cogliere alcuni andamenti a lungo termine relativi alle circoscrizioni II e IX, le più popolose della città, che appaiono in perdita, e al contrario la III e la VIII che mostrano segni di incremento.
[ad]In generale le circoscrizioni più favorevoli al centrodestra paiono, pur in maniera discontinua e incerta, assumere peso maggiore nella composizione dell’elettorato cittadino, a scapito di circoscrizioni tradizionalmente più favorevoli al centrosinistra.
Questa analisi deve far riflettere profondamente il centrosinistra bolognese, in quanto evidenzia un progressivo scollamento della base dalla dirigenza dei partiti della coalizione. Sebbene la leadership del centrosinistra cittadino non sia in questo momento in discussione nel panorama politico, la situazione pare in equilibrio precario: la campagna elettorale di Virginio Merola (costellata di “gaffes”), i risultati del MoVimento 5 Stelle, la separazione tra il centrodestra ed il Terzo Polo e, non ultima, l’eventualità di elezioni politiche anticipate sono fattori che possono far letteralmente impazzire la politica sotto le due Torri.