Analisi delle Primarie parlamentari PD (Parte IV)

Pubblicato il 16 Gennaio 2013 alle 16:08 Autore: Matteo Patané
primarie parlamentari pd

Si conclude in questa quarta ed ultima parte dell’articolo l’analisi dei vincitori delle primarie parlamentari per la scelta dei candidati del Partito Democratico alle elezioni politiche 2013.

Toscana

La Toscana elegge 38 deputati e 18 senatori. Di questi, nell’ipotesi che non vi siano extra-seggi, 20 deputati e 11 senatori spettano alla coalizione vincente.
Considerando i due capilista scelti da Bersani, e l’ipotesi cautelativa di un deputato e un senatore da dividere con SEL (come nel 2008 avvenne con l’IdV), resterebbero quindi, in caso di vittoria del centrosinistra in questa regione, 18 deputati e 9 senatori, quindi ventisette posti.

Risultati delle parlamentarie PD in Toscana

La ripartizione dei ventisette seggi, se si tenesse conto della popolazione residente al censimento, dovrebbe essere:

  • Firenze –> Simoni Elisa
  • Firenze –> Nardella Dario
  • Pisa –> Gatti Maria Grazia
  • Lucca –> Marcucci Andrea
  • Arezzo –> Donati Matteo
  • Livorno –> Rocchi Maria Grazia
  • Firenze –> Di Giorgi Rosa Maria
  • Massa-Carrara –> Rigoni Andrea
  • Pistoia –> Bini Caterina
  • Siena –> Cenni Susanna
  • Prato –> Biffoni Matteo
  • Firenze –> Fossati Filippo
  • Grosseto –> Sani Luca
  • Pisa –> Fontanelli Paolo
  • Lucca –> Adami Maria Stella
  • Firenze –> Albini Tea
  • Arezzo –> Mattesini Donatella
  • Livorno –> Velo Silvia
  • Firenze –> Parrini Dario
  • Massa-Carrara –> Maffei Barbara
  • Pistoia –> Fanucci Edoardo
  • Firenze –> De Pasquale Rosa
  • Pisa –> Zambito Ylenia
  • Siena –> Dallai Luigi
  • Lucca –> Granaiola Manuela
  • Prato –> Santi Ilaria
  • Firenze –> Ermini Davide

L’alternanza di genere in questo caso premia le donne, dal momento che Becattini a Firenze e Gelli a Pisa devono fare spazio rispettivamente alla De Pasquale e alla Zambito.
La divisione delle province di Firenze, Lucca e Livorno in più circoscrizioni elettorali complica ulteriormente la simulazione, in quanto la popolazione provinciale residente non diventa più l’unico criterio di divisione dei seggi.

I primi due esclusi, da ripescare in caso di extra-seggi o pessimi risultati di SEL, sarebbero proprio Marco Meacci e Marco Filippi.

I vincenti delle primarie parlamentari sono dodici uomini e quindici donne, da dividere in due liste; la Toscana si dimostra quindi una delle pochissime realtà regionali dove le donne hanno superato gli uomini nei posti chiave per un’elezione in Parlamento.
I parlamentari uscenti sono undici, un numero eccezionalmente alto ma che non consente tuttavia a tutti gli uscenti una ridandidatura. Esclusi eccellenti sono infatti Lulli a Prato, Scarpetti a Pistoia, Bolognesi e Filippi a Livorno e Passoni a Firenze. La maggior parte dei candidati papabili di elezione viene da esperienze amministrative locali, in special modo dagli organismi provinciali. L’età media è 48 anni, che spazia tra i 30 di Edoardo Fanucci e i 66 della senatrice uscente Manuela Granaiola.

Come era lecito attendersi, i renziani ottengono qui in Toscana risultati spesso lusinghieri, in special modo a Prato ed Arezzo. Spesso infatti la componente bersaniana del PD ha preferito concentrarsi sull’elezione sicura di un singolo candidato piuttosto che a “fare numero”, aprendo così la strada a numerose candidatura renziane nelle posizioni di immediato rincalzo.

I giovani che la Toscana porterà ragionevolmente in Parlamento sono otto, una percentuale intorno al 30% che, unita alle vittorie dei renziani, ben esprime il profondo rinnovamento della classe dirigente PD in questa regione.

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L'autore: Matteo Patané

Nato nel 1982 ad Acqui Terme (AL), ha vissuto a Nizza Monferrato (AT) fino ai diciotto anni, quando si è trasferito a Torino per frequentare il Politecnico. Laureato nel 2007 in Ingegneria Telematica lavora a Torino come consulente informatico. Tra i suoi hobby spiccano il ciclismo e la lettura, oltre naturalmente all'analisi politica. Il suo blog personale è Città democratica.
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