Dipendenza da cellulare, un fenomeno in crescita
[ad]Inoltre il telefonino ci permette di regolare le distanze, in modo da tenere vicini o lontani gli altri a seconda del sentimento prevalente nei loro confronti. Se prevale un sentimento di intimità tendiamo ad usare il telefono per avvicinare l’altra persona; se prevalgono l’insicurezza e la paura del rifiuto o il rifiuto vero e proprio, tendiamo ad usarlo per mantenere le distanze.
In ogni caso le emozioni sono “mediate” e seguono degli schemi maggiormente prevedibili e sicuri rispetto a quelli forniti dall’interazione diretta.
Dietro la comunicazione “mediata” e le opportunità che il cellulare offre oggi può nascondersi anche un modo tutto sommato “comodo” di vivere la realtà, in cui si evita il confronto diretto.
La tendenza è quella ad isolarsi sempre più dal mondo esterno per dare importanza allo strumento in sé, vera fonte di piacere, invece che allo scambio. Paradossalmente questo a volte può avvenire proprio per sopperire alle mancanze della vita reale.
Da strumento per dominare la realtà, dunque, bisogna fare attenzione che il telefonino non si trasformi in mezzo da cui essere dominati. E il passo è breve, talvolta più di quanto si immagini.