Fact checking di Pagella Politica: Berlusconi e i contratti con gli italiani

Pubblicato il 22 Febbraio 2013 alle 12:08 Autore: Pagella Politica

Insomma, le due aliquote promesse da Berlusconi (23% e 33%) sono sì presenti ma sono in compagnia di altre due (39% e 43%). Peraltro l’aliquota al 23% vigeva solo per chi guadagnava fino a 26.000€ (50 mln lire ca.), non chi guadagnava meno di 200 mln lire (100.000€ circa). E per chi guadagnava più di 200 mln lire (100.000€) era invece riservata un’aliquota di 10 punti percentuali più alta di quella promessa nel punto 1c! Aliquote riviste, ma sicuramente non nei termini previsti dal contratto. Panzana Pazzesca (due volte).

 Infine, abolire la tassa di successione e sulle donazioni. Questa promessa è stata mantenuta: con la legge 383/2001 (c.d. “Primi interventi per il rilancio dell’economia” – certe cose non cambiano mai) questa tassa è stata soppressa. Ritornerà nel 2006 con il governo Prodi. Vero.

Passiamo all’attuazione del “Piano per la difesa dei cittadini”, composto da due promesse più specifiche: l’istituzione del poliziotto (o carabiniere, o vigile) di quartiere e la “forte riduzione del numero di reati rispetto agli attuali 3 milioni”. La prima parte della promessa è stata mantenuta: il ruolo poliziotto di quartiere fu istituito nel 2002 e a gennaio 2006 ne risultavano oltre 3.700Vero.

Decisamente meno vera la seconda parte della dichiarazione sulla “forte riduzione dei reati”. Se andiamo infatti a vedere i dati disponibili nell’Annuario Statistico 2007 del Ministero dell’Interno, il totale dei delitti è aumentato dal 2001 al 2006 (vedi pagg. 30-34). I dati del Ministero dell’Interno sono per 100.000 abitanti ma li abbiamo “convertiti” in valore assoluto usando i dati Istat per la popolazione in quegli anni ed estrapolato il grafico sulla destra. Si può notare che i delitti hanno subito un graduale aumento anno per anno. . Panzana pazzesca.

Per quanto riguarda le pensioni minime, è vero che esse sono state portate ad almeno 1 milione di lire (ca. 500 euro)?  Dall’Annuario 2006 dell’INPS (pag.65) non sembrerebbe così. Il tema qui è la pensione o assegno sociale, ovvero un versamento che prescinde dall’entità e dalla durata dei contributi versati, e che viene erogato ad individui con più di 65 anni di età e con redditi inferiori ad una certa soglia. Le pensioni minime erano pari a 382 € nel 2006, e solo “sotto particolari condizioni reddituali e anagrafiche sono previsti aumenti delle pensioni sociali e degli assegni sociali fino ad un importo pari a 551,35 euro mensili per il 2006”. . Pinocchio andante.

Passiamo al quarto punto: la disoccupazione. La promessa si suddivide in due parti: il dimezzamento del tasso di disoccupazione nel 2001 e la creazione di almeno un milione e mezzo di nuovi posti di lavoro. Questi obiettivi non sono stati pienamente realizzati, anche se in entrambi i casi l’andamento è stato nella direzione promessa dal Cavaliere. La disoccupazione è infatti scesa dal 9% del 2001 al 6,8% (usando dati Eurostat annuali), oppure dal 9,1% al 6,9% (avvalendoci dei loro dati mensili e partendo da giugno 2001 per terminare a maggio del 2006). Il numero assoluto di persone in cerca di lavoro è sceso di circa 440 mila unità,  pari a -20% in 5 anni. Dunque un calo netto sebbene parecchio distante dal dimezzamento promesso. .

(Per continuare cliccate su “3”)

L'autore: Pagella Politica

Pagella Politica è un progetto che mira a monitorare le dichiarazioni dei principali esponenti politici italiani per valutarne la veridicità attraverso numeri e fatti. Pagella Politica vuole promuovere un nuovo modo di osservare la politica, che si basi su una conoscenza chiara della realtà che ci circonda
Tutti gli articoli di Pagella Politica →