Sondaggio ED: MES, Eurobond e fiducia nelle istituzioni europee

Pubblicato il 24 Aprile 2020 alle 08:00 Autore: Giovanni Andrea Cerrina

Dal 18 al 20 aprile abbiamo condotto sui nostri social un altro sondaggio, questa volta riguardante la fiducia nelle istituzioni europee e le opinioni degli intervistati (835) circa le possibili misure anti-crisi di livello comunitario.

Agli intervistati, oltre ad età, fascia di reddito, dimensione del comune di residenza, regione di residenza ed orientamento politico, sono state poste le seguenti domande:

  • Lei sarebbe favorevole all’attivazione del MES senza condizionalità per le spese sanitarie? (per nulla; poco; non so; abbastanza; molto)
  • Lei sarebbe favorevole all’attivazione del MES con condizionalità per spese extra-sanitarie? (per nulla; poco; non so; abbastanza; molto)
  • Lei crede che l’emissione di titoli di debito comune (c.d. “eurobond” o “coronabond”) sarebbe lo strumento migliore per affrontare la crisi economica a livello europeo? (no; non so; si)
  • Quanta fiducia ripone nelle istituzioni europee? (per nulla; poco; non so; abbastanza; molto)
  • Lei si ritiene europeista? (per nulla; poco; non so; abbastanza; molto)

Europeismo

Europeismo

Come possiamo vedere dal grafico coloro che si ritengono europeisti (ovvero, è bene ricordarlo, favorevoli a un’idea generica di Europa unita non per forza incarnata dall’attuale UE) sono la netta maggioranza (il 56,29 contro il 31,02% di anti-europeisti e il 12,7 di indecisi). Il tema risulta assai polarizzante sia in senso favorevole che avverso, i “molto europeisti” sono infatti più del doppio degli “abbastanza europeisti”, e i “per nulla europeisti” sono quasi 4 volte i “poco europeisti”.

Europeismo

Le variabili che influenzano l’europeismo sono l’orientamento politico e l’età, entrambe in maniera negativa: ponendo infatti 1 come estrema sinistra e 10 come estrema destra, all’aumentare di 1 dell’orientamento politico l’europeismo cala di 0,3; dando invece un valore numerico da 1 a 5 alle fasce d’età, al passaggio da una fascia all’altra l’europeismo cala di 0,23.
Sorprendentemente non hanno un effetto statisticamente significativo né il reddito né la dimensione del comune di residenza.
Tuttavia le variabili che influenzano più fortemente l’europeismo sono evidentemente altre, in quanto la regressione presenta un R^2 pari a 0,199. L’R^2 rappresenta la bontà del modello e va da 0 (nessuna correlazione) a 1.

Variabili che influenzano l’europeismo

Fiducia nelle istituzioni europee

Fiducia nelle istituzioni europee

Molto diverso è il discorso per quanto concerne le istituzioni europee. Qui infatti non si parla di un’idea generica di Europa bensì della fiducia verso le istituzioni dell’attuale UE. In questo caso la maggioranza netta appartiene agli anti-UE (47,91% contrari a fronte dei 34.37% favorevoli e 17,73% indecisi), con una forte polarizzazione di questi (i per nulla europeisti sono circa il doppio dei poco europeisti) contrapposta a un tiepido sostegno (gli abbastanza europeisti sono più del doppio dei molto europeisti).

Fiducia UE

Per quanto riguarda le variabili che influenzano la fiducia nelle istituzioni europee, poco sorprendentemente vi è una forte influenza dell’europeismo, al crescere di un punto dell’europeismo (nella scala da 1 a 5) la fiducia nelle istituzioni europee cresce di 0,69.
Inoltre l’elevato R^2 ci indica come l’europeismo sia un ottimo predittore della fiducia verso le istituzioni dell’UE.
Non sono rilevanti invece né il reddito, né l’orientamento politico né l’età né la dimensione del comune.

Variabili che influenzano la fiducia verso l’UE

Emissione di titoli di debito comune (Eurobond/Coronabond)

Opinione titoli di debito comune

Per quanto riguarda l’opinione sull’opportunità o meno di adottare dei titoli di debito comune  (Eurobond o Coronabond) il consenso è plebiscitario. Sono infatti favorevoli 2/3 degli intervistati, mentre meno di 1/4 è sfavorevole.

Opinione titoli di debito comune

Qui oltre all’influenza dell’europeismo, hanno un effetto anche l’età e l’orientamento politico. Ponendo l’essere favorevole al debito comune uguale “1”, l’essere indeciso uguale a “2” e l’essere contrario uguale a “3”, emerge che: all’aumentare dell’europeismo di 1 punto (su 5) si diventa più sfavorevoli di 0,1; al passaggio da una fascia d’età all’altra si diviene più favorevoli di 0,069; all’essere più a destra di un punto corrisponde un’aumento del consenso verso il debito comune di 0,037.
Sorprendentemente il consenso verso l’emissione di titoli di debito comune pare essere trasversale rispetto alla fiducia nelle istituzioni europee, al reddito e alla dimensione del comune di residenza.

Tuttavia qui l’R^2 è estremamente basso, il che vuol dire che in realtà le variabili che possono influenzare veramente l’essere favorevoli o meno sono altre.

Variabili che influenzano l’opinione sul debito comune

MES senza condizionalità

Sostegno per il MES senza condizionalità

Il MES senza condizionalità vede un certo sostegno all’interno del campione, il 55,69% degli intervistati sono infatti favorevoli ad esso, contro il 42,51% contrario e l’1,8% indeciso. I contrari in particolare sono molto polarizzati, mentre i favorevoli si distribuiscono quasi uniformemente tra moderati e molto favorevoli.

Sostegno per il MES senza condizionalità

Le uniche variabili tra quelle a nostra disposizione che influiscono il giudizio su questa versione del Meccanismo Europeo di Stabilità sono la fiducia verso le istituzioni europee (all’aumentare di uno della fiducia il sostegno a questo MES aumenta di 0,617) e l’orientamento politico (allo spostamento verso destra di un punto corrisponde un sostegno maggiore di 0,05).

Variabili che spiegano il sostegno per il MES senza condizionalità

MES

Sostegno al MES con condizionalità

Molto diverso è invece lo scenario per quanto riguarda il MES con condizionalità per le spese extra-sanitarie (spiegato qui). La maggioranza, ampia, qui non ce l’hanno gli sfavorevoli ma addirittura i molto sfavorevoli, con ben il 57% contro solamente il 21,2% dei favorevoli. Questo risultato è poco sorprendente, specie se si considera l’enorme dibattito generatosi circa chi fosse responsabile del trattato.

Sostegno al MES con condizionalità

Le variabili che influenzano l’opinione sul MES sono l’europeismo, la fiducia verso le istituzioni europee e le dimensioni del comune d’appartenenza. All’aumentare di un punto dell’europeismo (che ricordiamo essere qui misurato su una scala da 1 a 5) il sostegno per il MES cresce infatti di 0,34; all’aumentare di un punto della fiducia verso le istituzioni UE il sostegno cresce di 0,499 e infine al passaggio da una classe di comuni all’altra (sono stati divisi in 6 classi a seconda del numero di residenti) il sostegno aumenta di 0,04.

La contrarietà al MES è invece trasversale all’orientamento politico, al reddito e all’età.

Variabili che spiegano il sostegno al MES con condizionalità

Nota al lettore

Come già spiegato qui il campione non può essere considerato rappresentativo della popolazione italiana. Sebbene sia abbastanza ampio infatti si tratta di un campione auto-selezionato, ovvero sottoposto ad un’utenza (i nostri lettori) non rappresentativa dell’intero paese né per reddito, né per regione di provenienza né per altre variabili come l’età o l’interesse verso la politica.

Tuttavia i dati riguardanti le variabili che spiegano le varie opinioni possono essere considerati abbastanza attendibili anche in ottica generale, per quanto riguarda invece le opinioni sui vari temi possiamo dedurre sicuramente che vi è una forte contrarietà al MES nella sua versione “classica” e un forte sostegno verso gli Eurobond (di nuovo, poco sorprendentemente), mentre per risultati meno netti la generalizzazione di questi risultati avrebbe bisogno di maggiori verifiche.

L'autore: Giovanni Andrea Cerrina