Goodbye Sir Alex Ferguson

Pubblicato il 10 Maggio 2013 alle 11:52 Autore: Umberto Zimarri

Come un grande comandante è  restato stabile al timone della sua nave, grazie a quel carattere d’acciaio temprato dal lavoro nel porto di Glasgow, mentre intorno a lui cambiavano il mondo ed il calcio;  ma lui, con il suo faccione rosso rubino, è  stato sempre lì pronto a capire in anticipo cosa fare e quando farlo.  La stagione di grazia  è  quella del 1998-99 in cui realizza il treble trionfando in Premier League, Champions League e Fa Cup. Il 20 luglio 199 è stato nominato Sir dalla Regina Elisabetta II.

Ora, anche per lui, è arrivato il momento dell’addio: ““Ho riflettuto a lungo, non è una decisione che si può prendere a cuor leggero, ma ho deciso di ritirarmi. E’ il momento giusto”.  Grazie ancora, Mister Ferguson mancherai ai tuoi tifosi e a tutto il mondo del calcio.

Frasi celebri:

le vittorie e le sconfitte sono gemelle, vanno quindi trattate allo stesso modo, senza eccessivo entusiasmo la prima, e senza deprimersi in maniera eccessiva la seconda”.

“La pensione è per i giovani, non per i vecchi. I giovani possono trovare nuovi interessi. Quando sei vecchio e sei stato nel giro per il tempo che ci sono stato io, se dovessi scendere, dove pensa me ne potrei andare? Sotto terra. Mi creda. La pensione è per i giovani. Se invecchi, non ci andare in pensione.”