Sulla Finale di Champions parte prima – I TECNICI

Pubblicato il 15 Maggio 2013 alle 13:32 Autore: Emanuele Vena

Il resto è storia recente: dopo una prima stagione buona ma costellata di grandi delusioni sulla linea del traguardo (secondo posto in campionato, sconfitte in finale di Champions e di Coppa di Germania), Heynckes ora è pronto a fare filotto.

Vincere sia la finale di Champions che quella di Coppa di Germania (il 1° giugno contro lo Schalke 04) oltre a portarlo nel ristretto novero di allenatori plurivincitori in Champions gli farebbe segnare un altro record ancora più clamoroso, conquistando ben 4 trofei stagionali (aggiungendo anche la Supercoppa di Germania e la Bundesliga, già vinte), un traguardo che farebbe impallidire persino il Triplete interista di mourinhiana memoria.

Ciò lascerebbe a Pep Guardiola un’eredità scomoda: se da un lato ci sarà la possibilità di proseguire il lavoro di Heynckes inaugurando un lungo ciclo di vittorie, dall’altro ci potrebbe essere il rischio di ritrovarsi una squadra con la pancia piena e dai risultati difficilmente migliorabili.

L’artefice del miracolo sportivo targato Borussia Dortmund è invece il 45-enne Jürgen Klopp. Dopo i primi anni di carriera da calciatore in squadre di secondo livello, Klopp trascorse ben 18 anni al Mainz, i primi 11 da giocatore e i seguenti 7 da allenatore. Nel 2008 fu la volta del grande salto, con l’approdo ad un Dortmund alle prese con una difficile ricostruzione sia tecnica che economica, dopo aver rischiato la retrocessione e il fallimento. L’ingaggio del giovane tecnico di Stoccarda, da questo punto di vista, si è rivelato una mossa azzeccata.

Amante del calcio totale (con modello ispiratore il Milan di Arrigo Sacchi), Klopp ha messo in piedi un gruppo giovane che, abbinando calciatori provenienti da varie realtà del calcio continentale (Polonia in primis) alla possibilità di attingere da un serbatoio pieno zeppo di grandi promesse quali i vivai tedeschi (giovanili giallo-nere comprese, vedasi Götze e Reus), ha gradualmente assimilato una mentalità vincente. Dopo aver conquistato il primo trofeo praticamente all’esordio sulla panchina dei giallo-neri (la Supercoppa di Germania nell’estate 2008, guarda caso ai danni del Bayern), Klopp ha impostato un percorso che, dopo un sesto ed un quinto posto, ha portato il club a vincere due Bundesliga di fila (trofeo che mancava al club da 9 anni) ed una Coppa di Germania, giungendo oggi a giocarsi la finale di CL.

L’età media della rosa a disposizione del tecnico di Stoccarda dimostra quanto tale progetto possa essere “futuribile”, nonostante il possibile addio di alcuni elementi chiave. Tuttavia, molto dipenderà anche dal futuro professionale di uno questi tasselli, vale a dire lo stesso Klopp, che ad oggi ha saggiamente evitato di affrontare pubblicamente l’argomento, per non turbare la concentrazione dei suoi ragazzi, proiettata verso la conquista della coppa dalle grandi orecchie. Nel frattempo, le grandi d’Europa sono già in fila.

jurgen klopp 2 allenatore borussia dortmund

L'autore: Emanuele Vena

Lucano, classe ’84, laureato in Relazioni Internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna e specializzato in Politica Internazionale e Diplomazia presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Padova. Appassionato di storia, politica e giornalismo, trascorre il tempo libero percuotendo amabilmente la sua batteria. Collabora con il Termometro Politico dal 2013. Durante il 2015 è stato anche redattore di politica estera presso IBTimes Italia. Su Twitter è @EmanueleVena
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