Diritti e welfare il lato umano della Cina

Pubblicato il 27 Maggio 2013 alle 10:34 Autore: Stefano Giovannini

La strategia di suddivisione funzionale in zone dovrà essere effettuata per proseguire con l’urbanizzazione, con lo sviluppo agricolo e con la sicurezza ecologica in un modo scientifico ed equilibrato. Secondo il presidente, conservare le risorse è la politica basilare per proteggere l’ambiente naturale e bisogna sforzarsi di risparmiare risorse e ridurre in modo considerevole il consumo energetico, quello idrico e quello terreno. Xi chiede poi di fare sforzi complessivi per prevenire e frenare l’inquinamento, richiamando l’attenzione sulle aree fluviali e lacustri e sulle industrie più inquinanti l’aria. “Un sano ecosistema – dice Xi – è la base dello sviluppo sostenibile degli esseri umani e della società, pertanto i nostri sforzi di protezione e riabilitazione ambientali devono focalizzarsi sulla risoluzione di problemi ovvi che nuocciono alla salute delle persone”. Soltanto, continua Xi, “un sistema severissimo ed un rafforzamento legale a maglie strettissime” possono fornire una garanzia affidabile di progresso ecologico per la Cina.

Il presidente chiede un meccanismo di ricerca dei responsabili che prenda di mira coloro che si siano resi colpevoli di decisioni irresponsabili all’origine di gravi danni ambientali. Secondo il presidente, occorre implementare un sistema di valutazione che incorpori lo spreco di risorse, il danno ambientale, i benefici ecologici e altri aspetti che riflettono le condizioni ecologiche per lo sviluppo complessivo dell’economia e della società. Xi invita il popolo a coltivare uno stile di vita e di produzione che incorpori la conservazione delle risorse e la protezione ambientale. La Cina, conclude, dev’essere determinata a costruire un ecosistema sano e sforzarsi di inaugurare una nuova era di progresso ecologico socialista. Xi promette che la Cina non sacrificherà l’ambiente per una temporanea crescita economica e invita a sforzi a tutto campo per conservare le risorse e frenare l’inquinamento. La Cina, dice Xi, dovrà bilanciare con attenzione lo sviluppo economico e la protezione ambientale: “Dobbiamo capire che proteggere l’ambiente equivale a preservare la produttività e che migliorarlo significa svilupparla.

Questi concetti vanno ben radicati”. Il Paese, dice Xi, promuoverà in maniera conscia uno schema di sviluppo verde, sostenibile e a basso consumo di carbone. “Dobbiamo – spiega il presidente – essere del tutto consapevoli dell’urgenza e della difficoltà di proteggere l’ambiente e ridurre l’inquinamento, così come dell’importanza e della necessità di migliorare l’ambiente. Dobbiamo assumerci la responsabilità per il bene del nostro popolo e dei nostri figli”. La Cina, aggiunge, è impegnata in questa missione. Del resto, nello stesso decimo rapporto (il primo è del 1991) sui diritti umani edito dall’Ufficio Informazioni del Consiglio di Stato con il titolo “I progressi nei diritti civili della Cina nel 2012“, si sottolinea il diritto dei cittadini a un ambiente pulito. La Cina, si legge nel testo, sta lavorando per aumentare la consapevolezza del bisogno di rispettare, favorire e proteggere la natura, dando alta priorità al progresso ecologico. La protezione ambientale, continua il documento, è ora una delle politiche basilari cinesi. La nazione, è scritto nel trattato, ha combinato i suoi sforzi nell’àmbito dei diritti umani con le costruzioni economica, politica, culturale, sociale ed ecologica. Secondo il rapporto, una cornice legale e politica è stata stabilita a protezione dei diritti ambientali dei cittadini: il governo ha, a esempio, rinforzato i sistemi di monitoraggio ambientale. Diversi accademici definiscono quello dell’ambiente come un problema di diritti umani, approvando l’operato governativo in tal senso.

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L'autore: Stefano Giovannini