La casa di Barbie a Berlino da maggio ad agosto, piovono le polemiche
Per niente convinte dalle buone intenzioni della Mattel, all’inaugurazione della casa berlinese le Femen hanno inscenato la loro protesta, dando fuoco ad una Barbie legata ad una croce e sfoggiando sul petto nudo la scritta “Life in plastic is not fantastic”, ispirata alla celebre canzone “Barbie girl” del gruppo pop Aqua. La band scandinava nel 1997 faceva uscire una divertente parodia della vita della Barbie, che nel video del pezzo trascorre la sua giornata tra un giro a cavallo e un party in piscina insieme a Ken ed amici.
Non soltanto una questione di modelli e stereotipi. La bambola più accessoriata del mondo fa riflettere anche per altre ragioni. Varrà la pena ricordare una meravigliosa poesia di Gianni Rodari intitolata “Bambini e bambole”, che recita così:
La mia bambina ha una bambola,
e la sua bambola ha tutto:
il letto, la carrozzina,
i mobili di cucina,
e chicchere, e posate, e scodelle,
e un armadio con i vestiti
sulle stampelle, in folla,
e un’automobile a molla
con la quale
passeggia per il corridoio
quando le scarpe le fanno male.
La mia bambina ha una bambola,
e la sua bambola ha tutto,
perfino altre bamboline
più piccoline,
anche loro con le loro scodelline,
chiccherine, posatine eccetera.
E questa è una storiella divertente
ma solo un poco, perché
ci sono bambole che hanno tutto
e bambini che non hanno niente.