Casa Lorena la libertà ha il sapore di pane e marmellata

Pubblicato il 26 Giugno 2013 alle 13:02 Autore: Francesca Garrisi
casa lorena casal di principe

”Vogliamo anche uscire dall’idea che nei beni confiscati e nel sociale si producono solo cose per chi è attento a quel settore, noi vogliamo fare impresa e realizzare prodotti che si comprano non solo per sostenere un’idea ma anche per motivi di qualità. Abbiamo bisogno di gesti concreti che vanno oltre la politica”, ha spiegato Raffaella Palladino, presidente della cooperativa E.v.a.

L’esperienza di Casa Lorena dimostra come spesso, a livello territoriale, l’impegno e la passione riescano a individuare con chiarezza ed efficacia importanti aree d’intervento per affrontare concretamente il tema della violenza. Un esempio, questo, di come, unendo le forze nell’ottica di un obiettivo condiviso, si possano costruire buone prassi anche a dispetto del carente intervento degli organi centrali.

L'autore: Francesca Garrisi

31 anni, una laurea in Scienze della Comunicazione e poi un master in comunicazione d’impresa e comunicazione pubblica. Ha collaborato con l’Osservatorio di Comunicazione Politica dell’Università del Salento, e come stagista con il settore Comunicazione Istituzionale della Regione Puglia. Ha scritto per l’mPAZiente, bimestrale d’inchiesta salentino, e a oggi collabora con Termometro Politico e il settimanale salentino Extra Magazine. Un po’ Monty Python un po’ Cuore Selvaggio, è innamorata della lingua tedesca, che ritiene ingiustamente sottovalutata e bistrattata
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