Monti e il conto salato del guru americano

Pubblicato il 4 Luglio 2013 alle 16:38 Autore: Redazione

Un professore esperto in economia come lo è Mario Monti deve aver storto il naso una volta letta la lauta parcella consegnatagli dallo spin doctor che lo seguì e lo consigliò durante le scorse elezioni. Un conto salato di 350 mila euro per due appuntamenti a Roma e qualche mail. Soldi spesi male visti i risultati delle politiche dove Scelta Civica, guidata proprio dal Professore, raccolse poco più del 10% dei consensi. Un bottino magro inversamente proporzionale all’assegno staccato a Axelrold, guru dei politici d’oltreoceano .

L’esperto americano, con le sue idee, aveva fatto vincere due presidenti Usa, Bill Clinton e dopo Barack Obama. Ad entrambi aveva consigliato strategie votate all’attacco. Cosa che fece pure con Monti. Peccato che al Professore poco si addicceva lo stile aggressivo e tagliente, marco di fabbrica  dell’agenzia di Axelrod, la Akpd Message and Media. E così le intemerate a Berlusconi, Fassina e Brunetta si rivelarono un boomerang per Monti che da gentiluomo inglese si era trasformato in consumato politico disorientando in questo modo i suoi potenziali elettori. Né aveva aiutato l’adozione del cagnolino Empty con Monti in versione “buonista”. Consigli pagati cari come i 26 mila euro spesi per l’ideazione e la realizzazione del marchio Scelta Civica. Tutte spese inserite nel bilancio finale del partito pari ad 1 milione 117 mila e 415 euro. Visti i risultati è sicuro che il Professore, dopo aver messo a dieta l’Italia, metterà a stecchino anche il suo partito.

Mario Monti con il cagnolino Empty

Mario Monti con il cagnolino Empty

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