Stranieri, disoccupazione in crescita. Nel 2012 sono 385mila i senza lavoro.

Pubblicato il 15 Luglio 2013 alle 19:10 Autore: Giorgio Velardi
Stranieri, disoccupazione in crescita. Nel 2012 sono 385mila i senza lavoro.

Crescono gli imprenditori – Sono 3 milioni e 300mila gli imprenditori stranieri in Italia, di cui 302.200 extracomunitari. Le attività commerciali rappresentano il 43,7% del totale delle imprese, mentre il 24,7% riguardano il settore edile. Infine, il restante 30% si distribuisce nelle attività manifatturiere (9,1%), nelle attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (4,9%) e nel settore noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese (4,6%). Per quanto riguarda gli imprenditori extracomunitari, il peso delle loro imprese sul totale è pari al 9,1%. La loro minore partecipazione si registra nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’estrazione di minerali da cave e miniere. Le uniche variazioni negative si registrano solo in due settori: quello del trasporto e magazzinaggio e quello di servizi di informazione e comunicazione.

Calano gli infortuni – Sono circa 68mila in meno gli infortuni sul lavoro che riguardano i lavoratori stranieri. Al 28 febbraio 2013 risultano pervenute all’Inail, l’istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, 656mila denunce d’infortuni avvenuti nel corso del 2012 per le tre gestioni principali (agricoltura, industria e servizi), anche se il dato definito è destinato a crescere leggermente per effetto dei tempi tecnici di protocollazione e archiviazione e dovrebbe attestarsi intorno alle 657mila denunce, con un calo atteso di circa il 9% rispetto alle oltre 725mila del 2011. Nel complesso, gli infortuni sul lavoro dei lavoratori stranieri hanno rappresentato il 15,9% degli infortuni complessivi e il 15,2% degli infortuni mortali. Dei 104.465 casi relativi ai lavoratori stranieri, il 73,6% ha interessato i nativi dei Paesi extra Ue e il rimanente 26,4% quelli dei Paesi europei.

Domestici, la metà sono extracomunitari Altro numero significativo è quello che riguarda i lavoratori domestici. Nel rapporto è scritto infatti che «nel 2012 quasi metà dei lavoratori domestici è un extracomunitario». In particolare, se ne osservano 467.565 su un totale di 982.975 (47,6%). Percentuale, rivela il documento, in lieve flessione rispetto a quella riscontrata nel 2010 e nel 2011, quando si riscontravano – rispettivamente – il 56,4% e il 53,3% dei lavoratori extracomunitari sul totale. A livello territoriale, i lavoratori domestici extracomunitari sono concentrati maggiormente nel Nord-Ovest del Paese (36,1%) e al Centro (26,6%). Seguono Nord-Est (21,7%) Sud (11,3%) e Isole (4,3%). Rispetto alla cittadinanza, oltre il 60% dei lavoratori domestici sono provenienti da 5 Paesi: Ucraina (22,9%), Filippine (14,9%), Moldavia (11,4%), Perù (7,4%) e, infine, Sri Lanka (5,8%).

L’iniziativa di Coldiretti – Nel frattempo la Coldiretti, la più importante associazione di rappresentanza e assistenza dell’agricoltura italiana, ha inaugurato tre campus (a Saluzzo, Lagnasco e Verzuolo, in provincia di Cuneo) per l’ospitalità dei lavoratori immigrati impegnati nella raccolta della frutta. Gli stessi saranno dotati di tutti i confort per l’alloggio, la cucina e i servizi. Inoltre, sarà garantita l’assistenza di personale specializzato per la prima accoglienza, la mediazione spirituale e le cure mediche.

Giorgio Velardi