PSG il vero investitore straniero in Italia

Pubblicato il 16 Luglio 2013 alle 11:21 Autore: Emanuele Vena

A capo della struttura amministrativa è stato posto Jean Claude Blanc, ex amministratore delegato della Juventus. A dirigere la parte sportiva è stato chiamato invece il fresco dimissionario Leonardo, dapprima dirigente del Milan e poi allenatore sia dei rossoneri che dell’Inter, prima del ritorno dietro alla scrivania con il trasferimento a Parigi.

Insieme al brasiliano sotto la Tour Eiffel è approdato anche Angelo Castellazzi, già suo vice allenatore a Milano e confermato nel ruolo anche a Parigi.

Per quanto riguarda lo staff tecnico, alla scelta dell’ormai ex allenatore Carlo Ancelotti ha fatto seguito anche l’assunzione del fido preparatore atletico Giovanni Mauri, con lui sin dai tempi di Parma (e che lo seguirà anche nella sua nuova esperienza a Madrid). A loro si è aggiunto, nell’estate 2012, il fisioterapista Dario Fort, prelevato dal Milan.

Da Milano è giunto anche 1/3 del blocco di giocatori prelevati in Italia. A Thiago Motta, acquistato a gennaio 2012 dall’Inter, hanno fatto seguito nell’estate successiva le acquisizioni di Thiago Silva ed Ibrahimovic dal Milan. Oltre a loro, altri sei calciatori hanno fatto le valigie dall’Italia in direzione Parigi. Ai precursori Pastore, Sirigu (acquistati in un’unica soluzione dal Palermo) Menez e Sissoko (prelevati rispettivamente da Roma e Juventus) si sono aggiunti l’estate scorsa anche Verratti (preso dal neopromosso Pescara) e Lavezzi (strappato al Napoli).

acquisti psg

La tabella mostra come in realtà non siano mancati gli investimenti anche in patria (4 acquisti su 20) e nel resto d’Europa (4 giocatori pescati tra Premier League, Liga, Eredivisie e campionato turco) o addirittura del mondo (con l’acquisizione di Lucas dal campionato brasiliano e di Beckham, appena svincolatosi dai Galaxy di Los Angeles). Tuttavia, la torta è decisamente sbilanciata a favore dell’Italia, come mostra anche il seguente grafico.

torta mercato psg

Il 69% dei 257,1 milioni di euro spesi nelle ultime due stagioni dalla proprietà parigina è finito nelle tasche dei club italiani. Poco più di 1/5 degli investimenti si è rivolto invece ad altri campionati esteri, mentre a quello francese sono rimaste solo le briciole (meno di un milione ogni 10 spesi).

In Italia, a giugno 2013, la parte da leone spetta al Milan, con ben 63 milioni incassati (il 35.5% degli investimenti parigini in Italia, il 24.5% del totale) dalla doppia cessione di Ibrahimovic e T. Silva. Al club rossonero segue il Palermo, con 46.9 milioni (26.4% degli investimenti in Italia, 18.2% del totale) incassati dal doppio trasferimento di Pastore e Sirigu (anche se in realtà una cospicua fetta dei ricavi della cessione del “Flaco” è stata distribuita tra il suo procuratore ed altri ex club, quale quota di valorizzazione). Più distanziati seguono nell’ordine Napoli, Pescara, Inter, Roma e Juventus, che si spartiscono il restante 28% di investimenti transalpini nello stivale.

nasser beckham psg

Per quanto riguarda il futuro immediato, questo flusso di capitali sembra non accennare a cambiar rotta ne’ a diminuire. Anzi. Negli ultimi giorni il PSG ha pressoché chiuso l’affare Cavani (per una cifra tra i 63 ed i 70 mln, comprensivi di commissioni varie, che renderà De Laurentiis il presidente più “foraggiato” d’Italia da parte dei munifici qatarioti). Sembra vicina anche l’acquisizione del giovane difensore Marquinhos della Roma, per una cifra vicina ai 35 milioni. Senza dimenticare il forte interesse per altri due giocatori capitolini, il laziale Hernanes ed il romanista De Rossi, per i cartellini dei quali il PSG sembra disposto ad offrire cifre a sette zeri.

Resta da chiedersi quanto potrà durare. Il Fair Play Finanziario voluto dal presidente della Uefa, Michel Platini, ad oggi continua a chiudere più di un occhio nei riguardi del club parigino. Il riferimento è in particolare alla mega “auto-sponsorizzazione” (tramite la Qatar Tourism Authority) con la quale lo sceicco (e, nello specifico, lo Stato arabo) a gennaio scorso ha finanziato il PSG per la cifra faraonica di 800 milioni di euro fino al 2016, di cui oltre 150 con effetto retroattivo, in modo da ripianare i bilanci del primo anno e mezzo di gestione qatariota del club, che presentavano fatturati troppo asfittici (intorno ai 100 milioni annui) per poter far fronte ai grandi investimenti effettuati.

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L'autore: Emanuele Vena

Lucano, classe ’84, laureato in Relazioni Internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna e specializzato in Politica Internazionale e Diplomazia presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Padova. Appassionato di storia, politica e giornalismo, trascorre il tempo libero percuotendo amabilmente la sua batteria. Collabora con il Termometro Politico dal 2013. Durante il 2015 è stato anche redattore di politica estera presso IBTimes Italia. Su Twitter è @EmanueleVena
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