Speciale Nordland Norvegia al voto il Partito Popolare Cristiano

Pubblicato il 19 Luglio 2013 alle 09:55 Autore: Antonio Scafati

Diritti degli omosessuali: qual è la vostra posizione rispetto al matrimonio tra persone dello stesso sesso? E cosa pensate della possibilità di adozione per le coppie omosessuali?

Il Partito Popolare Cristiano è dell’opinione che tutti i bambini hanno il diritto di avere sia un padre sia una madre, e che tutti hanno il diritto di conoscere il proprio patrimonio biologico.

Di conseguenza, le leggi sul matrimonio, sull’adozione, sui bambini e sulle biotecnologie dovrebbero essere basate sul principio che tutti i bambini hanno il diritto ad una madre e un padre. Il Partito Popolare Cristiano è impegnato a difendere il matrimonio tra un uomo e una donna come il contesto più adeguato nel quale crescere un bambino.

Inoltre, il matrimonio tra uomo e donna come istituzione ha radici profonde nella fede e nelle tradizioni in tutto il mondo. Allo stesso tempo è importante ricordare che la società ha l’obbligo di difendere i diritti legali ed economici dei bambini, a prescindere dalle relazioni che ci sono tra i genitori.

Knut Arild Hareide è alla guida del Partito Popolare Cristiano norvegese dal 2011

Knut Arild Hareide è alla guida del Partito Popolare Cristiano norvegese dal 2011

Sembra che il panorama politico norvegese stia cambiando. I grandi partiti (i laburisti, la Destra, il Partito del Progresso) mantengono un grande seguito, mentre i piccoli partiti devono lottare per non sparire. Nel corso degli ultimi anni avete perso voti, così come i Liberali, il Partito di Centro e il Partito della Sinistra Socialista. Che cosa sta succedendo?

Siamo abbastanza fiduciosi di riuscire a invertire una tendenza che vede il nostro partito perdere voti sin dalle elezioni del 1997. Siamo sulla buona strada per ottenere un risultato elettorale migliore di quello di quattro anni fa, ma occorrerà lavorare duro per convincere gli elettori. In questo momento ci troviamo in una situazione dove ci sono solo due chiare alternative per il ruolo di primo ministro. Di questo beneficiano i due maggiori partiti con i loro candidati premier (Jens Stoltenberg per i laburisti e Erna Solberg per la Destra) che possono godere di una grande attenzione da parte dei media, interessati al modo in cui loro due intendono guidare il prossimo governo. Anche il Partito del Progresso sta guadagnando consensi: non hanno mai fatto parte di un governo di coalizione prima d’ora e probabilmente credono di potersi giocare le loro chance.

I due piccoli partiti di centrosinistra, il Partito di Centro e il Partito della Sinistra Socialista, stanno avendo problemi a causa del fatto che i laburisti hanno giocato un ruolo predominante nella coalizione di governo, e gli elettori del Partito di Centro e del Partito della Sinistra Socialista probabilmente non sentono di aver avuto sufficiente influenza politica negli ultimi anni. Gli altri due partiti di centro, vale a dire i Liberali e noi, hanno deciso di impegnarsi per un cambio di governo insieme alla Destra e al Partito del Progresso.

A volte è difficile per un partito di centro ottenere attenzione, perché le nostre politiche sono un po’ a metà tra la sinistra e la destra (ai media piacciono i conflitti, per cui preferiscono presentare un dibattito tra due parti che sono in disaccordo sulla maggior parte delle cose, come ad esempio Laburisti e Destra, o Laburisti e Partito del Progresso). Per un piccolo partito è difficile a volte partecipare a tutti i dibattiti e presentare le proprie proposte politiche agli elettori. Ma è per questo che aspettiamo ansiosi la campagna elettorale.

Le campagne elettorali di solito portano benefici ai piccoli partiti, perché è un periodo nel quale i piccoli partiti sono invitati ai dibattiti e la gente è generalmente più interessata. Crediamo di poter figurare abbastanza bene e di riuscire dopo le elezioni a far valere le nostre proposte politiche negli anni che verranno, più di quanto siamo riusciti a fare negli scorsi otto.

L'autore: Antonio Scafati

Antonio Scafati è nato a Roma nel 1984. Dopo la gavetta presso alcune testate locali è approdato alla redazione Tg di RomaUno tv, la più importante emittente televisiva privata del Lazio, dove è rimasto per due anni e mezzo. Si è occupato per anni di paesi scandinavi: ha firmato articoli su diverse testate tra cui Area, L’Occidentale, Lettera43. È autore di “Rugby per non frequentanti”, guida multimediale edita da Il Menocchio. Ha coordinato la redazione Esteri di TermometroPolitico fino al dicembre 2014. Follow @antonio_scafati
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