Froome il Tour è tuo

Pubblicato il 19 Luglio 2013 alle 19:07 Autore: Stefano Merlino

Ormai è fatta: Chris Froome, a meno di clamorosi avvenimenti, ha vinto il Tour de France numero 100. Edizione, questa che sta per concludersi, caratterizzata dalle troppe parole spese non per commentare le gesta dei ciclisti, bensì per alimentare i dubbi attorno all’”onestà” dei partecipanti alla manifestazione. Il sospetto che dietro ad ogni singola pedalata ci sia l’ombra del doping ha caratterizzato tutte queste settimane della corsa che ha attraversato tutta la Francia.  Atteggiamento inevitabile, purtroppo, dopo lo scandalo Armstrong e di tutti quei “ciclisti” scoperti ad assumere sostanze proibite. L’Uci vuole ridare dignità al ciclismo, e per farlo poco importa se si sono cancellate imprese sportive dall’Albo d’oro.

Froome ha dominato questo Tour. La vittoria più bella per lui è stata di sicuro quella sul Ventoux, in cui ha dimostrato tutta la sua forza ma anche la crono di Mont Saint Michel persa per quei pochissimi secondi di distacco dal campione del Mondo Tony Martin. Uno stato di forma pazzesco, si leggano i 5’ e 11’’ di distacco da Alberto Contador che rendono irrilevanti i venti secondi di penalità nella tappa dell’Alpe D’Huez, a pochi chilometri dall’arrivo, per un rifornimento “non consentito”.  Il ciclista della Sky Team, dilettante fino a pochissimi anni fa, è stato più forte di tutti i dubbi che in molti hanno creato attorno alla sua immagine. Ora lo attende la sfilata in notturna agli Champs Elysees.

Sulla salita tanto cara agli appassionati italiani, Moreno Moser, nipote del grande Francesco, ha regalato emozioni bellissime. Il giovane ciclista della Cannondale ha combattuto fino alla fine assieme a Riblon e Van Garderen, ed è stato anche in testa sulla temutissima e assai contestata discesa del Col de Sarenne, peccato che è stato subito ripreso dagli altri due ciclisti, con Riblon che vincerà. Piccole soddisfazioni per il ciclismo italiano al Tour, con il primo italiano, Davide Malacarne al 50 esimo posto in classifica generale a 1hr e 36’ da Froome.

Infine ancora Alberto Rui Costa che arriva in solitaria a Le Grand Bornand, bissando il successo di Gap, dopo una tappa durissima con i suoi ben 5 gran premi della montagna. Classifica immutata.

L'autore: Stefano Merlino

Sono nato nel 1987 e da sempre mi piace scrivere. stefano.merlino@termometropolitico.it (Twitter: @stefano_mago)
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