La ripresa potrebbe non essere un miraggio ma…

Pubblicato il 29 Luglio 2013 alle 09:39 Autore: Giovanni De Mizio

Giovedì verranno resi noti diversi indici dei direttori degli acquisti (Spagna, Germania, zona euro Regno Unito e Stati Uniti), che dovrebbero confermare la positività delle scorse settimane: tutti dovrebbero essere sopra la soglia dei 50 punti che delimitano la recessione dall’espansione, mentre l’Italia dovrebbe risultare di appena due decimi sotto la famigerata soglia.

La Cina dovrebbe attestarsi sullo stesso livello dell’Italia (49,8), tuttavia in questo caso non si tratterebbe esattamente di una buona notizia. Come ogni primo giovedì del mese sarà la volta di Mario Draghi, che prenderà la parola per spiegare le ultime novità dal Consiglio dei governatori della Banca centrale europea, anche se difficilmente verranno prese decisioni in grado di cambiare i giochi. Gli Stati Uniti infine renderanno note le richieste di sussidi di disoccupazione che dovrebbero rimanere stabili rispetto alla settimana precedente a quota 345 mila unità.

Venerdì sarà la volta del report sul mercato del lavoro statunitense, che dovrebbe registrare la creazione, secondo gli analisti, di 185mila nuovi posti di lavoro nei settori non agricoli. Il tasso di disoccupazione è atteso in calo al 7,5 per cento. ma anche se dovesse rimanere stabile o addirittura aumentare un po’ non è detto che sia una brutta notizia: il tasso di disoccupazione, infatti, potrebbe aumentare anche in virtù del fatto che i lavoratori scoraggiati hanno deciso di ricominciare a cercare un’occupazione, poiché ritengono che le condizioni economiche siano migliorate. Sarà dunque necessario incrociare il dato con il tasso di occupazione.