Istat, aumenta ancora la disoccupazione giovanile che sale al 39.1%

Pubblicato il 31 Luglio 2013 alle 16:58 Autore: Francesco Di Matteo

Istat, aumenta ancora la disoccupazione giovanile che sale al 39.1%

I dati ISTAT riguardanti il secondo trimestre descrivono di un Italia ancora in affanno per la crisi economica, che si abbatte particolarmente sulla disoccupazione.

Le rilevazioni documentano che ben 642mila giovani tra i 15 e i 25 anni sono alla ricerca di occupazione, giovani che rappresentano il 39.1% del totale della popolazione in quella fascia di età. Ma non solo a livello giovanile, anche in generale la situazione non cambia di molto, registrando un 12.1% di forza lavoro inoccupata.

Secondo l’agenzia di statistica il tasso di disoccupazione maschile si conferma all’11.5%, mostrando un assenza di variazioni dal mese di maggio, mentre la disoccupazione femminile scende di 0.2 punti su base mensile, mentre aumenta di un punto netto su base annua, stabilizzandosi al 12.9%. Il numero totale dei disoccupati è di 3 milioni 89 mila, diminuendo, in termini reali di 31 mila unità (-1%) rispetto al mese precedente, come non accadeva da almeno un anno. Contemporaneamente, però, aumentano il numero di persone alla ricerca di un’occupazione, pari secondo l’Istat a 307 mila unità aumentando dell’11%. Si segnala, inoltre, un aumento dello 0.4% su base annua di persone (51 mila unità) tra i 15 e i 64 anni che non ricercano lavoro. Il tasso generale di occupazione si attesta al 55.8%, registrando un record negativo degli ultimi 15 anni.

Se l’Italia sta male, l’Europa non ride. Il raffronto sull’Europa non è incoraggiante per l’economia europea. Per quanto riguarda la disoccupazione generale, il tasso dell’eurozona a giugno si attesta sul 12.1%, con l’Italia in linea, mentre quello giovanile raggiunge il 23.9% (+ 0.1%). Nei 27, invece, si registra la diminuzione della disoccupazione dello 0.1%, scendendo dall’11 al 10.9%. Dai dati Eurostat si deduce, quindi, che in Europa ci sono in totale 26.4 milioni di disoccupati, di cui più di 19 nella sola eurozona. Rispetto a maggio, comunque si registra una diminuzione dei disoccupati in termini assoluti di circa 32mila unità, nei 27, e di 24mila unità nell’eurozona.

Tra i dati di Eurostat riguardanti l’eurozona primeggiano per tassi di disoccupazione bassissimi per Austria, che con il 4.6% di disoccupazione (9.3$ a livello giovanile) diventa l’oasi felice d’Europa, e Germania, che registra il 5.4% di disoccupazione generale e 7.5% per i giovani. Bene anche il Lussemburgo, con un tasso di disoccupazione sotto il 6%.

Male, invece, Grecia e Spagna che fanno molto peggio dell’Italia registrando, rispettivamente, il 26.9% e 26.3% di disoccupazione generale (Italia al 12.1%), e del 58.7% e 56.1% per la disoccupazione giovanile (Italia 39.1%).

L'autore: Francesco Di Matteo

Napoletano classe '92. Laureato in Scienze Politiche e delle relazioni internazionali alla Federico II di Napoli nel 2014, è appassionato di giornalismo e in particolare di politica, di analisi politica e di Scienza Politica, in generale. Tesserato a Libera, in passato ha ricoperto la carica di Coordinatore Regionale a livello giovanile nell'Italia dei Valori (2012). Cofondatore dell'associazione Agorà - Lavoro, Partecipazione e Libertà. Attualmente collabora anche con "Il Roma" ed è co-fondatore della testata indipendente "Libero Pensiero".
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