Che bellA. Seconda giornata ricca di goal.

Pubblicato il 2 Settembre 2013 alle 10:05 Autore: Lorenzo Stella

Genoa-Fiorentina Per la viola è il momento della verità: dopo le non convincenti prestazioni contro Catania e Grasshopper, è arrivato il momento di tornare a mostrare il gioco brillante e spettacolare sfoggiato durante la passata stagione. Detto fatto e Montella marcia trionfante su Genova bombardata dagli assi gigliati. A sganciare la prima bomba sulla squadra del tecnico esordiente Liverani è il numero 10 Aquilani con un colpo di testa su calcio d’angolo e, centoventi secondi dopo, arriva il momento di Rossi che insacca anche grazie alla strana traiettoria assunta dal pallone che beffa Perin. Il terzo gol arriva grazie al piattone di Gomez su assist di Pasqual. L’arbitro fischia la fine del primo tempo col punteggio sul 3 a 0. Liverani sprona i grifoni che trovano il primo gol con Gilardino e che, però, subiscono il quarto subito dopo con Rossi che firma una doppietta. Il gol dell’italo americano tramortisce il Genoa e le altre due reti arrivano solo dai rigori siglati da Lodi e Gomez.

Sassuolo-Livorno Siamo ancora a settembre eppure in Emilia già si parla di salvezza, alquanto ardua, e di retrocessione, molto probabile. In Toscana, zone amaranto, si è invece più ottimisti e il poker rifilato ai neroverdi potrebbe essere di buon auspicio. Le marcature si aprono quando il giocatore del Livorno Greco insacca una punizione dai venticinque metri. Nella ripresa il Sassuolo si porta in avanti e Zaza sbaglia una e due volte prima di firmare la sua prima rete in massima serie. Gli emiliani ora ci credono e si sbilanciano così arriva la rete di Emeghara che beffa il numero 1 Rosati. Il portiere nero verde viene preso di mira dai tifosi quando viene infilzato anche da Paulinho e gli manca poco per ricevere un mocassino in testa. Sempre Rosati, nel finale, commette fallo in area e non si fa perdonare lasciando entrare la sfera calciata da Emeghara. Il Sassuolo inaugura molto male il Mapei Stadium.

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Udinese-Parma Guidolin riesce finalmente a schierare una squadra in condizione partita e trova subito i tre punti contro un Parma apatico. L’Udinese capisce fin da subito che la giornata è quella giusta: dopo undici minuti, infatti, è Badu ad approfittare di un fiacco rinvio di Cassani per insaccare. Le percussioni di Muriel, per tutto il primo tempo, mettono in grave difficoltà il centrocampo e la difesa dei crociati che devono ringraziare la scarsa vena realizzativa di Di Natale se all’intervallo le squadre sono separate da un solo gol. Il raddoppio arriva grazie ad un errore di Mirante – pessima serata per i portieri emiliani – che concede ad Heurtaux una comoda palla per il raddoppio. Il fenomeno di Bari vecchia sicuramente è ancora lontano dalla condizione fisica adeguata ma basta trovarsi nel posto giusto al momento giusto per segnare la prima rete con la maglia del Parma a otto minuti dal fischio finale. Ci sono tutti i presupposti per un finale incandescente ma l’arbitro, il Sig.Ostinelli interpreta male un intervento di Mendes su Lazzari  ed assegna un rigore ai padroni di casa, finalizzato da Muriel. Triplice fischio ma il Parma recrimina una colossale svista arbitrale.

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L'autore: Lorenzo Stella

Nato a Carmagnola (TO) il 3 ottobre del 1992, studio presso l'Università degli studi di Torino, corso di laurea in Scienze politiche e sociali. Scrivere è, da sempre, la mia più grande passione e, dopo aver scritto per alcune testate sportive locali, ho iniziato a scrivere per la testata on-line Termometro Politico nel maggio del 2013. Da febbraio del 2014 ricopro il ruolo di Vice-caporedattore della sezione sportiva di Termometro Politico.
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