Cala il sipario sul calcio mercato internazionale. Ecco il quadro della situazione

Pubblicato il 4 Settembre 2013 alle 09:12 Autore: Lorenzo Stella
Pallone d'Oro Edinson Cavani

Cala il sipario sul calcio mercato e tutti gli appassionati di fantacalcio si asciugano le lacrime.

Come dice la prestigiosa firma della Gazzetta, Paolo Condò, il giorno dopo la chiusura del calciomercato è il giorno più triste per i giornalisti sportivi costretti ad “arrabattarsi” con il calcio giocato.

Un calcio giocato che, sempre più per colpa della crisi e del fair play finanziario, continua ad essere più spettacolare fuori dall’Italia ma vediamo come, nei quattro campionati più importanti d’Europa, si sono rinforzati i top team.

Francia Fino a cinque anni fa i club più importanti di Francia risultavano essere l’Olympique Lyonnais e l’Olympique de Marseille ma oggi, complici arabi e russi, i due team che offrono più spettacolo ai tifosi sono il Monaco ed il Paris Saint-Germain. I campioni d’oltralpe in carica, ora sotto la guida di Laurent Blanc, si sono concessi dei piccoli regalucci come Cavani dal Napoli e Marquinhos dalla Roma, senza scordare il ventenne difensore Lucas Digne che piaceva tanto alla magica. Se il PSG ha dato il via libera al restyling dei partenopei, il Monaco di Ranieri ha concesso all’Atletico parecchi rinforzi grazie all’acquisto, per 60 milioni, dell’attaccante colombiano Radamel Falcao. I russi non si sono limitati a comprare il più forte attaccante in circolazione ma si sono assicurati anche Kondogbia e Romero. La squadra del principato è riuscita, anche grazie ai 70 milioni messi sul piatto, a saccheggiare lo scrigno del tesoro, il Porto, portandosi via Moutinho e James Rodriguez. Il rischio è che, come si è autoprodotto il deserto attorno a Barca e Real in Spagna, la Ligue 1 diventi una corsa per due contendenti.

Germania Se il titolo francese può diventare un affare privato, lo è praticamente già in Germania dove il Bayern Monaco, oltre ad essersi assicurato i servigi di Josep Guardiola in panchina, ha acquistato due giovani dal talento cristallino come Thiago Alcantara per 25 milioni e Goetze dai rivali del Borussia Dortmund per la cifra di 37 milioni. Il club bavarese comunque non sfora il limite del fair play finanziario grazie alle cessioni di Gomez e di Luiz Gustavo. I tifosi del Borussia hanno preso molto male la cessione di Goetze al Bayern e, se fosse arrivata anche quella di Lewandowski, avrebbero scatenato la terza guerra mondiale; il centravanti polacco, invece, è rimasto a Dortmund, sapientemente incatenato dalla società, e, anzi, sono arrivati due rinforzi di lusso come l’armeno Mkhitaryan e la punta ex Saint Etienne Aubameyang. Ancora non è dato sapere se il modello di Guardiola funzionerà applicato al Bayern e, visti anche gli innesti tutt’altro che inadeguati del Borussia, ci sono tutte le premesse per far sognare Klopp.

Inghilterra Una nuova aria tira a Londra: mentre Wenger è riuscito ad acquistare lo scontento Ozil per 47 milioni, il Tottenham si rinforza a tal punto da diventare una delle possibili pretendenti al titolo dopo l’arrivo di Paulinho, Chadli, Soldado, Lamela ed Eriksen e, nel frattempo, Abramovich riscopre l’amore adolescenziale verso Mourinho. Il ritorno dello Special One ha convinto il magnate russo a riaprire il portafoglio saccheggiando il mercatino imbastito dall’Anji da dove sono arrivati Willian, inizialmente destinato a vestire la casacca degli Spurs, ed Eto’o. Alla corte del portoghese è arrivato anche il ventiduenne tedesco André Schurrle, pagato 22 milioni al Bayer Leverkusen, che in Supercoppa Europea si è reso protagonista di un’ottima prestazione. L’aria inquinata di Manchester si tinge d’azzurro visto il perenne stato letargico in cui versa lo United capace solo di piazzare un costoso colpo al fotofinish: Fellaini. Il City si è rinforzato notevolmente e, secondo gli appassionati d’oltremanica, sarebbe l’unica squadra in grado di contrastare Mou. Il pronostico è figlio di una superba campagna acquisti che ha migliorato di molto l’attacco: da Fernandinho a Negredo passando per Jesus Navas e l’ex viola Jovetic.

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L'autore: Lorenzo Stella

Nato a Carmagnola (TO) il 3 ottobre del 1992, studio presso l'Università degli studi di Torino, corso di laurea in Scienze politiche e sociali. Scrivere è, da sempre, la mia più grande passione e, dopo aver scritto per alcune testate sportive locali, ho iniziato a scrivere per la testata on-line Termometro Politico nel maggio del 2013. Da febbraio del 2014 ricopro il ruolo di Vice-caporedattore della sezione sportiva di Termometro Politico.
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