L’altro 11 settembre: il colpo di Stato in Cile

Pubblicato il 11 Settembre 2013 alle 14:43 Autore: Giacomo Tortoriello

Le armi per far tacere il dissenso, l’economia per imprigionare la libertà. Quarant’anni dopo l’11 settembre 1973 l’imperialismo statunitense governa l’America Latina.

Il messaggio lanciato dal colpo di Stato cileno è stato recepito e pian piano si è trasformato in realtà. Una sottile e impercettibile linea lega avvenimenti profondamente diversi accomunati dalla stessa ideologia.

Un filo rosso incarnato perfettamente da Peter Brabeck- Letmathe: nel 1973 Brabeck-Letmathe si trovava in Cile già da tre anni per conto della Nestlè e vi sarebbe rimasto per altri sette prima come sales manager e poi come direttore marketing.

Egli fu tra coloro che fecero sentire la propria voce contro il piano di nazionalizzazione dell’industria proposto da Allende.

Quarant’anni dopo Peter Brabeck-Letmathe ha scalato i vertici della più grande multinazionale del settore alimentare a livello mondiale: è stato per 11 anni CEO ed è tutt’oggi Chairman di Nestlè. Mentre le madri cilene chiedono la verità sui propri figli scomparsi, egli è impegnato nel divulgare al mondo il verbo della privatizzazione dell’acqua.

L'autore: Giacomo Tortoriello