E!state Liberi: in tour con De Pietro nelle terre confiscate alle mafie

Pubblicato il 23 Settembre 2013 alle 18:03 Autore: Nadia Ruggiero

L’album vanta una serie di collaborazioni straordinarie. Claudio Lolli canta in Terra, brano sulla cosiddetta “terra dei fuochi”, zona tra Napoli e Caserta avvelenata dai rifiuti del Nord smaltiti dai clan, che vede aumentare esponenzialmente il numero dei decessi per tumore.

Il Parto delle Nuvole Pesanti ha arrangiato la pizzica Tatanka, dedicata al pugile casertano Clemente Russo, che diventa il simbolo della possibilità di affrancarsi dalla camorra.

Don Armando Zappolini è la voce narrante in Per amore del mio popolo, scritta in memoria di don Peppino Diana, mentre il poeta siciliano Carmelo Calabrò ha collaborato alla stesura di alcuni testi del concept.

Un tour intenso ed emozionante, fatto non solo di concerti, ma anche di scoperta del territorio, di incontri con magistratura, forze dell’ordine e familiari delle vittime di mafia, di sensibilizzazione tra i giovani. Di formazione e informazione.

Un’esperienza fatta anche, per Alfonso De Pietro, di partecipazione ad eventi paralleli, come quelli in Sicilia: il 25 luglio l’inaugurazione del museo “Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato” a Cinisi; il giorno dopo, a Partanna, la manifestazione che, dopo ventuno anni, ha finalmente visto cementare una lapide sulla tomba di Rita Atria, giovane testimone di giustizia; la stessa sera, a Marsala, il “Raduno nazionale dei giovani di Libera”, occasione ideale per presentare in anteprima “La canzone di Rita”, che farà parte del nuovo cd.

Polistena (RC) - Cooperativa "Valle del Marro"

Polistena (RC) – Cooperativa “Valle del Marro”

In alcune località il concerto vero e proprio si è tenuto, invece che nei campi di lavoro, nella piazza del paese: a San Giuseppe Jato, in Sicilia, dove De Pietro ha ricevuto dall’amministrazione una targa di riconoscimento “per l’impegno civile e il contributo alla cultura della legalità espresso attraverso la sua musica e le sue parole”; a Cutro, in Calabria, di fronte al primo Circolo Arci aperto da poco da alcuni giovani del luogo; a Polistena, dove il parroco don Pino de Masi, referente di “Libera” per la Piana di Gioia Tauro e fondatore della cooperativa “Valle del Marro”, è intervenuto sul palco per recitare le parole di don Diana, a “sostegno e testimonianza” del canto.

Non solo note, dunque. Colori, profumi e sapori di questo incredibile percorso confluiranno nel prossimo album, una sorta di (In)Canto Civile – volume 2, che uscirà a breve corredato da un diario al quale il cantautore ed educatore civile irpino affiderà il ricordo e, molto più, l’impatto emotivo ed umano di questo straordinario viaggio attraverso la cultura della legalità.

Un’esperienza che non è destinata ad esaurirsi. Insieme alle iniziative di associazioni come “Libera” e dell’intera società civile, essa getta il seme del cambiamento. Un seme che, forse, comincia a germogliare. Non solo nei campi, ma anche nelle coscienze. 

L'autore: Nadia Ruggiero

Di origini campane, si è specializzata in Mass Media e Comunicazione presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II e ha conseguito il master Social Media Marketing & Digital Communication alla IULM di Milano. Giornalista pubblicista iscritta all'Albo, per la testata online Termometro Politico ha inaugurato le rubriche culturali e contribuito alla redazione di numerosi articoli. Come addetta stampa ha curato una campagna di comunicazione per il lancio di un progetto musicale basato sul crowdfunding. Vive e lavora a Bologna.
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