Cambio d’aria, la Germania con ironia e passione

Pubblicato il 3 Ottobre 2013 alle 11:17 Autore: Francesca Garrisi

Marina Verna ci ingolosisce poi descrivendo la piú bella libreria del mondo, Dussmann, la Kulturkaufhaus nella Friedrichstrasse, che ha aperto nel 1997 “e non si era mai visto nulla di simile: non solo libri, cd, dischi in vinile in quantità inimmaginabili, ma un enorme angolo-giochi per i bambini, con arredi che si potevano eventualmente ordinare; un angolo-cottura (con cappa!) perché i cuochi, quando presentavano i loro libri, potessero anche cucinare; mappamondi nella zona dei libri di viaggio, souvenir in quella delle guide di Berlino, cuffie accanto agli audio-libri. E ovunque poltrone per leggere indisturbati qualunque cosa. Sempre occupate, ancora oggi, fino a mezzanotte”.

Infine, la Verna suggerisce una doppia considerazione sul binomio affidabilità tedesca – estro italico. In tedesco esiste una parola, planmäßig, che, ci spiega, racchiude “un mondo. Il senso e chiaro: siamo in orario. Ma ciò che sta dietro quella parola è intraducibile in italiano perchè appartiene ai tedeschi, non a noi: secondo programma. Sottinteso: siamo responsabili del nostro programma, e vi informiamo se l’abbiamo rispettato o no”.

Specularmente, aggiunge, “una battuta riequilibra le cose: in Italien funktioniert nichts, aber am Ende klappt alles. In Italia niente funziona ma alla fine tutto si sistema. Detto con ammirazione da chi fronteggia male l’emergenza”. Come a dire, dialogare e comprendersi è possibile, basta ammettere, sportivamente, le diversità esistenti, e in cosa, probabilmente, si può imparare dall’altro.

L'autore: Francesca Garrisi

31 anni, una laurea in Scienze della Comunicazione e poi un master in comunicazione d’impresa e comunicazione pubblica. Ha collaborato con l’Osservatorio di Comunicazione Politica dell’Università del Salento, e come stagista con il settore Comunicazione Istituzionale della Regione Puglia. Ha scritto per l’mPAZiente, bimestrale d’inchiesta salentino, e a oggi collabora con Termometro Politico e il settimanale salentino Extra Magazine. Un po’ Monty Python un po’ Cuore Selvaggio, è innamorata della lingua tedesca, che ritiene ingiustamente sottovalutata e bistrattata
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