Il pirata Bocca Grande

Pubblicato il 17 Ottobre 2013 alle 11:01 Autore: Raffaele Masto

E’ stato arrestato Mohamed Abdi Hassan, detto Afwayne, o meglio Big Mouth, cioè grande bocca, uno dei più importanti pirati del Corno d’Africa, somalo per la precisione. Un vero e proprio magnate della pirateria, un impresario che in otto anni di carriera (tanti gliene vengono attribuiti) ha messo da parte una vera e propria fortuna. E’ stato l’autore di clamorosi sequestri: uno per tutti quello nel 2008 della nave ucraina Faina che viaggiava con un carico di 33 carri armati Leopard e una quantità di munizioni per alimentare una decina di guerre.

Munizioni di tutti i tipi: dai razzi per RPG, alle pallottole per gli AK47, cioè i kalashnikov, onnipresenti nei conflitti africani. Quella nave da trasporto fu tenuta in ostaggio per oltre quattro mesi e per la sua liberazione, assieme all’equipaggio, fu pagato un riscatto di tre milioni di dollari, ufficialmente. Ciò significa che quasi certamente il riscatto fu ancora più ingente.

Chi pagò? Dove erano dirette tutte quelle armi? Afwayne era un professionista. Intascò il riscatto ma non fece mai sapere dove erano dirette le armi e nemmeno da chi ricevette il denaro del riscatto che l’armatore ucraino gli pagò.

India Piracy

Sta di fatto che quel sequestro gli costò l’appellativo di Big Mouth, Bocca Grande, appunto. Lo stesse soprannome che era stato affibbiato all’ultimo dittatore somalo, cioè Siad Barre, chiamato in quel modo per la sua Grande Fame di denaro, ovviamente sotto forma di tangenti, pizzi, compartecipazioni in tutti gli affari che gli passavano vicino.

Afwayne ha avuto la sfortuna nella sua carriera di essere anche l’autore, nel 2009, del sequestro di una nave belga, la Pompei. Con quel sequestro è diventato un ricercato da parte della polizia belga che ha messo in atto un piano da film per attirarlo in Belgio e arrestarlo.

E’ andata così: gli investigatori hanno individuato il numero di telefono satellitare del suo braccio destro, un certo Tiiceey al quale hanno detto che un regista cinematografico che voleva girare un film sulla pirateria, e in particolare sul personaggio di Afwayne, aveva bisogno della sua consulenza (e forse anche della sua partecipazione alle riprese).

Afwayne e Tiiceey hanno abboccato in pieno. Si sono imbarcati, sono stati disarmati per viaggiare su un aereo di linea alla volta di Bruxelles e quando sono arrivati è stato un giochetto da ragazzi arrestarli. Il film dunque era una bufala, un trucco. Ma non è affatto escluso che la storia di Afwayne finisca per diventare una pellicola di successo, compreso l’epilogo, cioè il suo clamoroso arresto.

L'autore: Raffaele Masto

Giornalista di Radio Popolare-Popolare Network. E' stato inviato in Medio Oriente, in America Latina ma soprattutto in Africa dove ha seguito le crisi politiche e i conflitti degli ultimi 25 anni. Per Sperling e Kupfer ha scritto "In Africa", "L'Africa del Tesoro". Sempre per Sperling e Kupfer ha scritto "Io Safiya" la storia di una donna nigeriana condannata alla lapidazione per adulterio. Questo libro è stato tradotto in sedici paesi. L'ultimo suo libro è uscito per per Mondadori: "Buongiorno Africa" (2011). E' inoltre autore del blog Buongiornoafrica.it
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