Nasce ‘Gap’ tre senatrici ed un deputato ex M5S

Pubblicato il 16 Ottobre 2013 alle 19:27 Autore: Redazione

Ex M5S. Provengono tutti dal Movimento di Grillo e Casaleggio (M5S) le tre senatrici, Paola De Pin, Adele Gambaro, Fabiola Anitori e il deputato Adriano Zaccagnini che hanno presentato in Senato, il nuovo gruppo Azione popolare (GAP).

Tra le priorità che i quattro si sono dati ci sono, come hanno spiegato in conferenza stampa, “la legge elettorale, giustizia civile che da noi è la più lenta d’Europa, detassazione del lavoro e lotta alla precarietà, limitazione del finanziamento pubblico dei partiti, tetto a pensioni d’oro e stipendi pubblici, riduzione della pressione fiscale”.

Spiega Adele Gambaro: “un pezzo della base del M5S è con noi, già lo sappiamo, ci hanno contattato”. Adriano Zaccagnini, a chi gli chiede quali siano i rapporti con il Movimento osserva: “quando ci riferiamo a forze sane ci riferiamo anche ai parlamentari 5 stelle che in maniera professionale e competente” fanno il loro lavoro. Mentre “le promesse sono state disattese e vanificate in un progetto di marketing”. “La politica è una cosa seria, non è un’operazione di marketing – incalza Zaccagnini senza che nessuno mai nomini Grillo o Casaleggio – Quelli che fanno certe operazioni badando solo al consenso dei sondaggi sono sciacalli politici che mirano al potere”.

A chi le chiede del Movimento 5 Stelle (M5S), Gambaro ricorda: “mi hanno mandata via solo perché ho espresso la mia opinione. E’ una cosa molto grave che va contro la Costituzione che dicono di difendere. Non mi sento traditrice, mi farebbe piacere se fossero un po’ più autonomi. Tanti sono con noi , gli altri non lo so, non li sento.

Noi del Gap “vogliamo dialogare e non distruggere ma restiamo all’opposizione” ha precisato De Pin, che i fotografi avevano immortalato il 2 ottobre mentre piangeva nell’Aula del Senato quando aveva annunciato la fiducia a Letta subendo minacce e insulti dai senatori grillini. “In quei giorni l’Italia era sotto scacco, e ascoltando la gente, gli amici, i conoscenti, nessuno – ha sottolineato De Pin – voleva andare a votare”. “Ma non abbiamo nemici e non siamo un partitino che punta al finanziamento pubblico”.

 

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