Commento all’undicesima giornata di Serie A. Campionato spaccato a metà

Pubblicato il 5 Novembre 2013 alle 11:15 Autore: Lorenzo Stella

Termina l’undicesima giornata della Serie A TIM 2013-14. Sempre più netta la differenza fra le Big, vecchie e nuove, e le “altre”. Il detto recita: “La vita è fatta a scale, c’è chi scende e c’è chi sale!”. Nient’altro potrebbe dipingere meglio la situazione del campionato italiano dopo undici giornate giocate: le squadre che brancolano nel buio continuano ad avere la corrente staccata e sperano che qualcuno riesca ad accendere una candela; quelle che viaggiano spedite sotto la luce dei riflettori non scendono dal palco e continuano ad esprimersi ad alto livello.

Si tratta, ad esempio, dell’Inter, del Napoli e della Fiorentina che, nonostante alcune cadute, sono riusciti a non farsi troppo male tornando subito in piedi e subito vincitori. L’Inter torna a sognare grazie alla batosta rifilata all’Udinese che continua a non trovare il filo del gioco in questa stagione. Anche Capitan Zanetti lo dice: “Con questa squadra si può tornare in Champions!”

 

Capitan Zanetti ne è convinto: quest'Inter è da Champions

Capitan Zanetti ne è convinto: quest’Inter è da Champions

 

Forse Zanetti dimentica che, oltre ai nerazzurri, concorrono per un posto in Champions League tre formazioni che, al momento, si sono dimostrate nettamente superiori. La Juventus continua a tenere il passo dopo l’uno a zero contro il Parma, ma la forma dei bianconeri non è eccellente al momento; tutt’altra storia per il Napoli che, nonostante qualche ingenuità, riesce a battere un Catania apatico e candidato numero uno, assieme al Chievo, per la retrocessione.

Continua a guardare tutti dall’alto la capolista Roma nonostante sia arrivato, dopo dieci vittorie, il pareggio contro il Torino fuori casa. L’uno a uno contro i granata, però, non lascia troppe speranze ai tifosi bianconeri e partenopei: la Magica ha attuato il gioco al quale sono stati abituati, l’unico ingranaggio che si è inceppato è il reparto offensivo. Nonostante i numerosi spunti, offerti da Florenzi e da Pjanic, Borriello non riesce a trovare la via del gol; problemi di questo genere, comunque, erano stati messi in conto da Garcia al momento dell’infortunio di Totti. La Roma, dunque, stecca ma, sicuramente, rimane una delle pretendenti più accreditate alla vittoria del titolo.

Una squadra che, invece, continua ad esprimersi ad alti livelli contro le aspettative è senza ombra di dubbio il Verona. L’Hellas, dopo la vittoria casalinga contro il Cagliari, è a pari punti con l’Inter ed un punto più in su della Fiorentina. La Viola, comunque, non è di certo disposta a perdere il treno e la vittoria ottenuta contro il Milan, che di Milan ha ben poco, la proietta nelle vicinanze delle posizioni che contano. Tenendo anche conto delle ottime prestazioni in Europa League ed i vari e pesanti infortuni, i viola stanno giocando ben oltre le aspettative.

Dopo la Fiorentina, in classifica, troviamo una crepa larga ben sei punti e ci addentriamo nella zona degli ignavi, delle squadre che non sono ancora riuscite a dimostrare il proprio valore e a trovare una sorta di continuità. Prima fra tutte la Lazio di Petkovic, sempre in difficoltà, questa volta viene sconfitta dal Genoa di Gasperini per due a zero e Lotito incontra sempre più difficoltà nell’accampare scuse.

Dopo i biancocelesti troviamo, ad un punto di distacco, proprio il Genoa e, scendendo ancora un gradino, ci imbattiamo nell’accoppiata Atalanta-Udinese che di punti ne hanno tredici. Addentrandosi nella parte destra della classifica possiamo leggere i nomi del Milan, del Parma e del Torino tutti a quota quattordici affiancati dal Livorno di Nicola che, battendo l’Atalanta, si scosta leggermente dalla zona bassa della classifica.

 

La crisi del Milan è sempre più profonda ma Galliani non è in discussione.

La crisi del Milan è sempre più profonda ma Galliani non è in discussione.

 

Due punti più in basso troviamo il Bologna, che pareggia contro il Chievo, ed il Cagliari. Le panchine di Pulga e di Pioli sono sempre più in bilico e rischiano di saltare già la prossima giornata qualora le due formazioni non riuscissero a sopraffare Atalanta e Torino.

Lo scontro fra Sampdoria e Sassuolo sembrava essere l’occasione giusta per i blucerchiati: la vittoria contro l’undici emiliano avrebbe portato la squadra a dodici punti e sarebbe servita da carica psicologica visto che il Sassuolo è fra le più accreditate per la retrocessione. Invece i neroverdi non ci stanno e, grazie ad una tripletta di Berardi, uno dei pochi in grado di accendere la suddetta candela, sconfiggono per quattro a tre i doriani e raggiungono la stessa Sampdoria a quota nove punti. Per Rossi la prossima sfida contro la Fiorentina sarà decisiva ma, viste le attuali condizioni, molti danno già il mister blucerchiato per spacciato. Chiudono la classifica il Catania, a quota sei, ed il Chievo a cinque punti e, leggendo l’organico delle due formazioni, si può comprenderne il motivo.

Campionato spaccato e da un destino già tracciato, chissà se salterà fuori una squadra in grado di salire sul palcoscenico, scalzare uno degli attori protagonisti e conquistarsi un premio Oscar come attrice non protagonista?

 

L'autore: Lorenzo Stella

Nato a Carmagnola (TO) il 3 ottobre del 1992, studio presso l'Università degli studi di Torino, corso di laurea in Scienze politiche e sociali. Scrivere è, da sempre, la mia più grande passione e, dopo aver scritto per alcune testate sportive locali, ho iniziato a scrivere per la testata on-line Termometro Politico nel maggio del 2013. Da febbraio del 2014 ricopro il ruolo di Vice-caporedattore della sezione sportiva di Termometro Politico.
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