Venezuela, Maduro ottiene i “poteri speciali”

Pubblicato il 22 Novembre 2013 alle 14:30 Autore: Giacomo Morabito
Maduro

Lo scorso 19 novembre, nel Venezuela è stata approvata una legge che concede dei “poteri speciali” all’attuale Presidente Nicolás Maduro, che gli permetteranno di governare attraverso dei decreti senza dover chiedere l’approvazione del proprio Parlamento. L’adozione della legge è dovuta alla gravità della situazione economica del Paese, ma alcuni media sostengono che Maduro possa approfittarne soprattutto per contrastare l’opposizione.

D’altra parte, egli ha dichiarato che intende combattere la  “guerra economica” messa in atto proprio dall’opposizione, e questi “poteri speciali” gli permetteranno di intervenire direttamente sulle questioni riguardanti il mercato valutario, gli scambi commerciali, il finanziamento ai partiti e il razionamento dei beni di prima necessità.

Due giorni dopo l’approvazione della legge, il Presidente venezuelano ha approvato due leggi riguardanti il controllo dei prezzi, i margini di profitto e l’utilizzo dei dollari statunitensi che lo Stato concede alle imprese. Le due leggi mirano a tutelare le libertà economiche e i diritti economici e sociali della popolazione lavoratrice, a controllare le importazioni e le esportazioni e la gestione della valuta estera che entra nel Paese con la rendita petrolifera.

maduro e chavez

Inoltre, le leggi prevedono la creazione di due istituti ad hoc, il Centro Nacional de Comercio Exterior e la Corporación Nacional de Comercio Exterior necessari, a detta del Presidente, per vincere la “guerra economica” lanciata dagli imprenditori alleati all’opposizione.

Sembra che Maduro affronti la grave situazione economica del Paese scaricando la responsabilità su commercianti e industriali. Finora ha fatto ricorso a manovre di grande impatto dimostrativo ma di scarsa efficacia nel lungo periodo; nonostante ciò, tale strategia non rischia di mettere in discussione il successo del Partido Socialista Unido de Venezuela in occasione delle prossime elezioni comunali, previste per l’8 dicembre.

È certo, tuttavia, che Maduro non gode dello stesso sostegno e della stessa fiducia che il popolo venezuelano aveva nei riguardi di Hugo Chávez. Per non rischiare di perdere altri consensi, secondo molti economisti l’attuale Presidente venezuelano sarà costretto ad attuare presto delle riforme risolutive per evitare il definitivo crollo del Paese.