Venezuela, Maduro mette K.O. l’opposizione

Pubblicato il 9 Dicembre 2013 alle 14:30 Autore: Giacomo Morabito
Maduro

La scorsa domenica, in Venezuela, oltre 19 milioni di cittadini sono stati chiamati a votare per le elezioni municipali, svolte presso 337 comuni del Paese. Secondo i media locali, le elezioni si sono svolte in un clima di relativa calma e senza incidenti particolari, permettendo così una discreta affluenza alle urne (58,92%).

Sebbene non siano ancora stati ufficializzati i risultati di 80 seggi, la vittoria è assegnata al Partido Socialista Unido de Venezuela (PSUV) dell’attuale Presidente Nicolás Maduro, in quanto già vincente in 196 comuni. “La rivoluzione bolivariana continua ora con maggior vigore”, ha dichiarato il Presidente, il quale ha dedicato la vittoria elettorale al defunto Hugo Chávez esclamando: “Missione compiuta, comandante supremo!”.

Dopo il discorso trionfante rivolto ai propri sostenitori, Maduro ha promesso che nelle prossime settimane saranno intraprese nuove misure a tutela dei poveri, fra cui iniziative per tenere bassi i prezzi dei generi alimentari. La vittoria è stata conquistata guadagnando il 49,2% dei consensi contro il 42,7% ottenuto dall’opposizione, guidata Henrique Capriles. I risultati delle urne hanno dato al Paese e all’intera comunità internazionale un forte e chiaro segnale, confermando ancora piena fiducia al chavismo.

Si trattava di un importante test per l’attuale governo, la prima dopo le elezioni presidenziali svolte lo scorso aprile a seguito della morte di Chávez. Comunque, il risultato ottenuto non è stato propriamente esaltante per il PSUV, poiché le due città più grandi del Paese, ovvero Caracas e Maracaibo, sono rimaste all’opposizione che ha conquistato altre capitali statali.

Tuttavia, sebbene controlli quasi tutte le principali città del Paese, l’opposizione è abbastanza delusa dal risultato elettorale: infatti, si attendeva un capovolgimento dello scenario politico, approfittando di un momento che pareva essere molto favorevole. L’opposizione ha, quindi, conquistato la maggioranza soltanto in 54 comuni, mentre i candidati indipendenti hanno ottenuto la vittoria in altri 8.