La manovra e il bilancino
Una mossa politica a tutti gli effetti. Il quesito dunque è se questo esecutivo, che non conta parlamentari tra le sue file, sarà in grado soprattutto in questi tempi contingentati di dare il via ad un’operazione di questo tipo.
Molto dipende, e forse ce ne accorgeremo solo a posteriori, dall’incontro dell’esecutivo coi partiti e con le parti sociali che si sono tenuti sabato e domenica. Perché in quella sede, lo ha ammesso criticamente lo stesso universo sindacale, c’è stato molto poco spazio per la trattativa e per le tanto amate contrattazioni. E il tutto ha assunto la fisionomia della comunicazione formale, seppur in via esclusiva.
Molto dunque dipende da ciò che Monti e i vari interlocutori si sono detti tra loro. E soprattutto come il professore avrà posto alle parti sociali il quadro complessivo della manovra.
E qui non conta solo la sagacia politica ma anche una certa dose di esperienza comunicativa. Perché a questi livelli, e di questi tempi, anche stilare l’indice delle singole misure può avere effetti politici diversi. E portare ad una reazione non gradita del proprio interlocutore.