La manovra e il bilancino

Pubblicato il 5 Dicembre 2011 alle 09:04 Autore: Livio Ricciardelli
manovra

Una mossa politica a tutti gli effetti. Il quesito dunque è se questo esecutivo, che non conta parlamentari tra le sue file, sarà in grado soprattutto in questi tempi contingentati di dare il via ad un’operazione di questo tipo.

Molto dipende, e forse ce ne accorgeremo solo a posteriori, dall’incontro dell’esecutivo coi partiti e con le parti sociali che si sono tenuti sabato e domenica. Perché in quella sede, lo ha ammesso criticamente lo stesso universo sindacale, c’è stato molto poco spazio per la trattativa e per le tanto amate contrattazioni. E il tutto ha assunto la fisionomia della comunicazione formale, seppur in via esclusiva.

Molto dunque dipende da ciò che Monti e i vari interlocutori si sono detti tra loro. E soprattutto come il professore avrà posto alle parti sociali il quadro complessivo della manovra.

E qui non conta solo la sagacia politica ma anche una certa dose di esperienza comunicativa. Perché a questi livelli, e di questi tempi, anche stilare l’indice delle singole misure può avere effetti politici diversi. E portare ad una reazione non gradita del proprio interlocutore.

L'autore: Livio Ricciardelli

Nato a Roma, laureato in Scienze Politiche presso l'Università Roma Tre e giornalista pubblicista. Da sempre vero e proprio drogato di politica, cura per Termometro Politico la rubrica “Settimana Politica”, in cui fa il punto dello stato dei rapporti tra le forze in campo, cercando di cogliere il grande dilemma del nostro tempo: dove va la politica. Su Twitter è @RichardDaley
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