Arriva la cura Monti

Pubblicato il 9 Dicembre 2011 alle 09:28 Autore: Matteo Patané
cura monti

Il secondo filone di intervento è la lotta all’evasione fiscale. Tra le manovre inserite in questo calderone spicca la tracciabilità dei pagamenti, con l’abolizione dell’uso del contanto per le transazioni superiori a 1.000 €, che scendono a 500 € per la pubblica amministrazione. In tale modo il Governo spera di andare a incidere sui pagamenti in nero, che costituiscono una doppia evasione, sia dell’IRPEF che dell’IVA.

Inoltre, verrà fatto obbligo alle imprese di dichiarare il canone RAI nella dichiarazione dei redditi, andando in questo semplice modo a colpire una tassa ad oggi molto evasa.

Terza macrocategoria di intervento è quella relativa allo sviluppo. Il primo intervento su questo tema è la stabilizzazione della detrazione del 36% per le opere di ristrutturazione – al tempo stesso incentivo al mercato edilizio e freno alla cementificazione di territorio vergine – con un’estensione per le zone colpite da calamità naturale. Prorogati fino al 2014 gli sgravi del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici.

In secondo luogo spicca la liberalizzazione dei farmaci di fascia C, che potranno essere venduti anche nelle parafarmacia, in un’ideale riproposizione delle lenzuolate di Bersani del 2006-2007. Sempre in tema di liberalizzazioni è prevista la creazione di un’autorità specifica per i trasporti, per traghettare il processo in quel delicato settore; inoltre verrà aperta la possibilità per i gestori delle pompe di benzina di rifornirsi da qualsiasi produttore esse scelgano, e verrà liberalizzato l’orario di apertura dei degli esercizi commerciali nelle località turistiche. Infine gli ordini professionali verranno aboliti se entro il 13 agosto 2012 non verrà varata una riforma per il loro riordino generale.

Verrà inoltre potenziato di 20 miliardi il fondo di garanzia a favore delle piccole e medie imprese eriaperto l’Istituto per il Commercio Estero.

L’intervento forse però più importante da questo punto di vista è uno sgravio per le aziende che assumono personale, sia attrverso la deduzione dall’IRES e dall’IRPEF della quota IRAP relativa alla quota imponibile delle spese per il personale dipendente e assimilato, sia attraverso una vera e propria riduzione dell’IRAP per le assunzioni di donne e giovani.
Analogamente, ed in misura analoga a quanto fatto in passato da Visco con la dual income tax, verranno previsti sgravi fiscali alle aziende che ricapitalizzano.

Il capitolo più corposo della manovra è tuttavia quello dei tagli, una riforma molto profonda e articolata che modificherà sostanzialmente la vita dei cittadini italiani.
Il primo colpo di scure riguarda gli enti locali: le regioni vedranno diminuiti i propri trasferimenti di oltre 3 miliardi a partire dal 2012; i comuni vedranno decurtata la propria quota di trasferimenti statali di 1,45 miliardi per quelli sopra i 5.000 abitanti, mentre l’intervento verrà esteso anche ai comuni tra 1.000 e 5.000 abitanti dal 2013; le province, infine, vedranno dal 2012 le proprie entrate calare di 415 milioni.

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L'autore: Matteo Patané

Nato nel 1982 ad Acqui Terme (AL), ha vissuto a Nizza Monferrato (AT) fino ai diciotto anni, quando si è trasferito a Torino per frequentare il Politecnico. Laureato nel 2007 in Ingegneria Telematica lavora a Torino come consulente informatico. Tra i suoi hobby spiccano il ciclismo e la lettura, oltre naturalmente all'analisi politica. Il suo blog personale è Città democratica.
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