Hollande, l’Europa e “Vacanze Romane”

Pubblicato il 18 Gennaio 2012 alle 13:11 Autore: Livio Ricciardelli
hollande

Ma è soprattutto un aspetto che rischia di danneggiare Hollande: in un’intervista alla stampa italiana, propedeutica alla sua visita, ha avanzato l’idea di ridiscutere il trattato europeo che verrà firmato a marzo chiedendo a gran voce gli Eurobond. Uno spirito comprensibile ma quanto mai lontano da un solido realismo, da sempre caratteristica delle istituzioni transalpine: proporre gli Eurobond senza porsi minimamente il problema che la Merkel è fermamente contraria, e che occorrerebbe comunque una macchinosa trattativa coi tedeschi per raggiungere tal fine, rappresenta una realtà molto variegata, quella del socialismo francese, ben più vicina a scenari utopisti (della serie facciamo scrivere la Costituzione Ue alla “Convenzione dei Popoli Europei) rispetto a quelli di attaccamento alla République.

E da qui a frasi come “se vincerà Sarkozy la democrazia francese sarà in pericolo” (cit. Ségolène Royal, 2007) il passo è molto breve.

L'autore: Livio Ricciardelli

Nato a Roma, laureato in Scienze Politiche presso l'Università Roma Tre e giornalista pubblicista. Da sempre vero e proprio drogato di politica, cura per Termometro Politico la rubrica “Settimana Politica”, in cui fa il punto dello stato dei rapporti tra le forze in campo, cercando di cogliere il grande dilemma del nostro tempo: dove va la politica. Su Twitter è @RichardDaley
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