Il Festival del Giornalismo di Perugia fa centro con il crowdfunding

Pubblicato il 5 Febbraio 2014 alle 09:35 Autore: Francesca Garrisi
Festival del Giornalismo

Il Festival del Giornalismo di Perugia fa centro con il crowdfunding 

114.040 euro in 90 giorni.  Queste, in breve, le cifre che raccontano l’appassionante sfida lanciata lo scorso novembre da Arianna Ciccone e Christopher Potter per garantire la sopravvivenza del Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia. A ottobre i due avevano annunciato la chiusura della manifestazione a causa della carenza di finanziamenti, ma poi in Rete si erano scatenati commenti, discussioni e riflessioni volte a salvare un evento che negli anni ha visto consolidare la sua importanza e la sua reputazione. Così è stato avviato un progetto di raccolta fondi attraverso il crowdfunding che si è concluso lo scorso 31 gennaio con le cifre succitate.

L’obiettivo fissato in partenza, arrivare a quota 100.000 euro, è stato ampiamente centrato. «Ci ha colpito il fatto di aver ricevuto contributi non solo dai grandi, ma anche da molti piccoli donatori – ha dichiarato Arianna Ciccone – Non solo aziende o grandi nomi del giornalismo, ma anche tanti cittadini. Su 710 contributi ricevuti 600 sono piccoli. E poi ci sono le scuole, i ragazzi. Il loro coinvolgimento ci ha commosso. Il Liceo Galileo di Perugia ha fatto una colletta e ci ha inviato un bonifico con 1.000 euro. Questo ci ha commosso».

Estremamente eterogenea la platea dei donatori, che annovera tra gli altri l’Ordine dei giornalisti, Vittorio Zucconi, Peter Gomez, Beppe Severgnini, Cgil Pensionati, Repubblica.it, Il Fatto Quotidiano, l’Azienda Turistica delle Dolomiti, l’imprenditore Carlo De Benedetti e Philip Morris. Alla raccolta fondi hanno contribuito anche dagli Stati Uniti, dalla Russia e dalla Finlandia.

Festival del Giornalismo

Chiara Spinelli, che ha ideato e gestito per due anni una delle prime piattaforma di crowdfunding reward-based nate in Italia, ha commentato così il successo dell’iniziativa lanciata da Arianna Ciccone e Christopher Potter: «L’operazione che hanno condotto è intelligente perché dimostra che si può pensare un evento in Italia senza per forza gravare su casse pubbliche già disastrate (da mala gestione più che dalla crisi? Meglio ancora. Facciamo da soli ciò che altri non sanno fare). Qui sta il senso del crowdfunding. Credo fermamente, e non faccio altro che ripeterlo, che l’obiettivo del crowdfunding sia il funding quanto la crowd, la raccolta dei soldi quanto l’aggregazione di una community coesa e appassionata. E in questo caso non si può negare che ci sia stata. Una community molto differenziata in cui ciascuno ha dato ciò che la grandezza del suo portafoglio gli consentiva».

L’edizione del 2014 del Festival si terrà a Perugia dal 30 aprile al 4 maggio, e come per le precedenti sarà gratuita e aperta a tutti. Tuttavia stavolta ritrovarsi per parlare di giornalismo e comunicazione avrà un sapore in più, quello della consapevolezza, costruita “sul campo”, di appartenere a una comunità forte e capace di incidere profondamente sul reale.

Francesca Garrisi




L'autore: Francesca Garrisi

31 anni, una laurea in Scienze della Comunicazione e poi un master in comunicazione d’impresa e comunicazione pubblica. Ha collaborato con l’Osservatorio di Comunicazione Politica dell’Università del Salento, e come stagista con il settore Comunicazione Istituzionale della Regione Puglia. Ha scritto per l’mPAZiente, bimestrale d’inchiesta salentino, e a oggi collabora con Termometro Politico e il settimanale salentino Extra Magazine. Un po’ Monty Python un po’ Cuore Selvaggio, è innamorata della lingua tedesca, che ritiene ingiustamente sottovalutata e bistrattata
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