El Salvador, la vittoria di Sánchez Cerén sembra soltanto “rinviata”

Pubblicato il 5 Febbraio 2014 alle 14:30 Autore: Giacomo Morabito
Sánchez Cerén

Sarà necessario attendere il 9 marzo per scoprire chi sarà il nuovo Presidente salvadoregno ma, visti i risultati del primo turno, l’esito finale appare quasi scontato. Lo scorso 2 febbraio si sono svolte le elezioni presidenziali in El Salvador, ma l’ufficialità del risultato definitivo passerà dal turno di ballottaggio del 9 marzo. I due principali candidati alla presidenza sono Salvador Sánchez Cerén (Fruente Farabundo Martí para la Liberación Nacional – FMLN) e Norman Noel Quijano González (Alianza Republicana Nacionalista – ARENA). Sánchez Cerén non è riuscito a conquistare la vittoria per poco più di un punto percentuale: infatti, il candidato del FMLN ha ottenuto quasi il 49% dei voti, mentre Quijano González ben dieci punti percentuali in meno.

Sánchez Cerén

Sánchez Cerén

D’altra parte, l’altro principale candidato alle elezioni presidenziali è stato Elías Antonio Saca González dell’alleanza dei partiti Movimiento Unidad. Già Presidente di El Salvador dal 2004 al 2009, Saca González ha ottenuto oltre l’11% dei consensi popolari mentre i restanti candidati hanno ottenuto dei risultati inferiori all’1%. Tuttavia, non è chiaro per chi voteranno i suoi sostenitori in occasione del turno di ballottaggio, dato che egli aveva interrotto i rapporti con l’ARENA al termine del proprio incarico presidenziale nel 2009 e considerata la campagna elettorale condotta dal FMLN, i cui principali temi sono stati la crescita economica e, soprattutto, la lotta alla criminalità organizzata.

El Salvador è uno dei Paesi con il tasso di omicidi più alto del mondo, e il FMLN ha sostenuto che i programmi di welfare e di sostegno all’istruzione pubblica possano aiutare a ridurre il fenomeno delle bande criminali, note come maras (o marabuntas), poiché è favorito dalla povertà e dalla mancanza d’istruzione. Nel marzo 2012 è stata siglata la “tregua” fra le bande criminali in El Salvador, e si è rivelata positiva poiché il numero di omicidi giornalieri è stato pressoché dimezzato. In particolare, secondo i dati della Policía Nacional Civil, il 2013 è stato il meno violento degli ultimi 10 anni, in quanto sono state registrate 2490 morti violente, in altre parole 1864 in meno rispetto al 2011.