Legge cittadinanza: approvata dal Parlamento. Cosa cambia?
Legge cittadinanza: approvata dal Parlamento. Cosa cambia?
Legge Cittadinanza: quali sono le principali novità introdotte dal testo che ha incassato l’approvazione della Camera? Una panoramica veloce su cosa cambia per chi ha discendenti italiani e sulla trasmissione automatica del passaporto.
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Legge Cittadinanza: approvata dal Parlamento
Legge cittadinanza: approvata dalla Camera, con 137 voti favorevoli, 83 contrari e 2 astenuti. Il via libera segue quello già ottenuto dal testo in Senato. Tra le principali novità in corsa di introduzione: la stretta sul conseguimento del passaporto per chi ha degli avi italiani (l’acquisizione automatica vale solo per due generazioni); le norme dedicate a minori stranieri e apolidi incentrate su un periodo di residenza continuativa; nuove disposizioni in materia di flussi migratori (sarà facilitato l’ingresso di lavoratori stranieri discendenti di italiani); infine, previsione di un contributo economico per riacquistare la cittadinanza (dopo una naturalizzazione per esempio).
Cosa cambia dopo l’approvazione?
Legge cittadinanza: cosa cambia dopo l’approvazione? Uno schema delle principali novità:
- Limitazione della trasmissione automatica della cittadinanza per i discendenti italiani nati all’estero. Ora può avvenire solo per due generazioni, purché i nonni o genitori abbiano avuto esclusivamente la cittadinanza italiana o risiedano in Italia da almeno due anni prima della nascita.
- Niente cittadinanza automatica per chi nasce all’estero e possiede anche un’altra cittadinanza.
- Minori stranieri e apolidi potranno ottenere la cittadinanza solo attraverso richiesta dei genitori o tutori e dopo aver risieduto legalmente e continuativamente in Italia per almeno due anni.
- Ingresso e soggiorno facilitato per lavoratori subordinati discendenti di italiani residenti all’estero
- Chi ha perso la cittadinanza italiana per naturalizzazione potrà richiederla tra il 1° luglio 2025 e il 31 dicembre 2027, pagando un contributo di 250 euro, se ha vissuto in Italia per almeno due anni consecutivi.
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