Legge riservisti: in cosa consiste? I punti chiave della proposta
Legge riservisti: in cosa consiste? I punti chiave della proposta
Legge riservisti: in cosa consiste la proposta di legge avanzata dalla Lega che dovrebbe essere presto esaminata dalla Commissione Difesa della Camera? Come potrebbero cambiare le regole di chiamata alle armi in caso di guerra? Si tratta di un ritorno alla leva obbligatoria? Una panoramica veloce sul tema.
Sondaggi politici TP: Israele e Russia sono le principali minacce per la pace nel mondo
Legge riservisti: in cosa consiste?
Legge riservisti: una proposta di modifica all’attuale normativa è stata recentemente avanzata in commissione Difesa della Camera dal deputato Nino Minardo (Lega). Questa vorrebbe rafforzare le capacità difensive del Paese in caso di emergenza, appunto, attraverso la creazione di una riserva militare composta da circa 10.000 membri. A comporre la riserva, però, sarebbero solo ex militari. In pratica, cittadini che hanno già prestato servizio, anche in ferma breve, nelle Forze Armate (e che non si siano congedati da più di 5 anni).
Civili chiamati alle armi in caso di guerra?
Legge riservisti: insomma, nessun ritorno alla leva obbligatoria ma soltanto un bacino di personale pressoché già addestrato a cui attingere in eventualità – allo stato dei fatti – “estreme”. Nella proposta si legge che la chiamata alle armi si svolgerebbe “in tempo di conflitto o in situazioni di grave crisi suscettibili di ripercuotersi sulla sicurezza dello Stato, per la difesa dei confini nazionali, oppure in caso di dichiarazione dello stato di emergenza di rilievo nazionale da parte del Consiglio dei ministri”.
Tra l’altro, secondo il progetto di legge presentato da Minardo, l’adesione alla riserva rimarrebbe su base volontaria oltre che sempre vincolata al possesso e poi al mantenimento di particolari requisiti di idoneità psico-fisica. Una volta aderito, però, i riservisti si impegnerebbero a partecipare a dei momenti di addestramento con cadenza annuale della durata di almeno due settimane.
SEGUI TERMOMETRO POLITICO SU FACEBOOK TWITTER INSTAGRAM
Hai suggerimenti o correzioni da proporre? Scrivici a redazione@termometropolitico.it