Riforma della giustizia, il 37% non si esprime
Solo il 39% andrebbe sicuramente a votare a un referendum
Nel 2026 ci sarà quasi sicuramente un referendum costituzionale, anche se se ne parla poco, è quello sulla riforma della giustizia, che dovrebbe essere approvata in Parlamento, ma senza il quorum dei due terzi, cosa che aprirebbe la strada alle urne.
Secondo Bidimedia gli italiani non sembrano appassionati al tema: solo il 39% è certo di votare, per il 48% è probabile che si recherà alle urne, ma l’affluenza non dovrebbe superare il 57%. Del resto, però, nei referendum costituzionali non c’è quorum.
Non stupisce il fatto che ben il 37% degli italiani non si esprime sul voto favorevole o contrario in questo referendum, mentre il 33% sarebbe per il sì, per confermare la riforma della giustizia, contro in 30% che invece voterebbe no.
Riforma della giustizia, il 51% teme che la politica possa controllare la magistratura
Su un aspetto, però, gli italiani hanno delle certezze, il 51% crede che esista il pericolo di un controllo della politica sulle decisioni della magistratura, mentre solo l’11% crede che un tale controllo possa crescere ma che sia un bene. Una minoranza, il 31%, crede che non si corra questo pericolo.
Non a caso solo il 27% pensa che i politici possono controllare i giudici in quanto eletti dal popolo, per il 70% i poteri, esecutivo, legislativo, giudiziario, devono rimanere separati.
Un elemento di allarme per il governo è rappresentato dal fatto che per il 48% l’esecutivo, con questa riforma della giustizia, vuole controllare i magistrati, mentre sono meno, il 41%, quelli che affermano che vuole migliorare la giustizia.
Questi sondaggi sono stati realizzati con metodo Cawi su 1000 soggetti tra il 19 e il 25 settembre