La Russa attacca l’Unhcr, ma “chi sono” i rifugiati?

Pubblicato il 17 Maggio 2009 alle 16:33 Autore: TP Blog
La Russa attacca l’Unhcr, ma “chi sono” i rifugiati?

 

 

 

 

Parole pesanti di un piccolo uomo. Questa volta non si parla di Berlusconi ma del Ministro della Difesa Ignazio La Russa. Sua la seguente dichiarazione:

“L’Unhcr? Criminale e disumano”.Sul tema immigrazione è intervenuto anche La Russa, polemizzando nei confronti dell’Alto Commissariato per i Rifugiati dell’Onu. “E’ un’organizzazione che non conta un fico secco – ha detto il ministro della Difesa da un Pdl point di Milano – l’atteggiamento di questo organismo è disumano e criminale”.

Molti di voi non sapranno di cosa stia parlando il “ministro qualsiasi” di turno. Ed allora ecco una breve descrizione dell’Unhcr, agenzia dell’ONU per i rifugiati. Presa dal loro sito:

 

UNHCR è l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (United Nations High Commissioner for Refugees – Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati). L’agenzia fu creata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1950 e di fatto, incominciò ad operare il 1° gennaio 1951.

 

Stati che ancora si stavano riprendendo dalle devastazioni della Seconda Guerra Mondiale volevano accertarsi di avere un’organizzazione forte ed efficace che badasse agli interessi dei rifugiati – o li ‘proteggesse’ nei paesi in cui avevano cercato asilo. L’UNHCR fu anche incaricata di aiutare i governi a trovare “soluzioni permanenti” per i rifugiati.

 

 

 

Protezione

 

La protezione internazionale dei rifugiati costituisce il nucleo principale del mandato dell’UNHCR e comprende, tra l’altro, attività quali la registrazione dei rifugiati, la consulenza per la documentazione, la raccolta dati anagrafici e biografici dei richiedenti asilo, la localizzazione sul territorio per la fornitura di protezione e di altre soluzioni durevoli alle esigenze derivanti dalla loro condizione di rifugiati. L’UNHCR è inoltre impegnato nella formazione per tutti gli operatori del settore, governativi e non, al fine di garantire al meglio il rispetto, l’applicazione e la promozione dei diritti dei rifugiati.

 

 

 

Assistenza

 

L’UNHCR, in base al proprio mandato, è incaricato di fornire assistenza nelle crisi umanitarie ai rifugiati in fuga da situazioni di crisi determinate da eventi politici e non naturali.

 

 

Tale assistenza generalmente consiste nel garantire i beni di prima necessità come acqua, cibo, assistenza sanitaria, alloggi temporanei e non (tende, infrastrutture prefabbricate e l’allestimento di veri e propri campi dotati delle basilari infrastrutture). L’assistenza comprende inoltre la fornitura di trasporti per le persone e le cose (coperte, indumenti, medicinali, infrastrutture, utensili vari) e interventi di carattere sociale (assistenza psicologica, sociale, istruzione, formazione professionale).

A seguito del disastroso maremoto del 26 dicembre 2004, su richiesta del Segretario Generale delle Nazioni Unite, per la prima volta nella sua storia l’UNHCR è intervenuto in favore delle vittime di una calamità naturale, mettendo a disposizione tutti i propri operatori, mezzi e proprie risorse presenti nei paesi della regione colpita dallo tsunami.

Appurato che di criminali qui ci sono solo le dichiarazioni rilasciate dal ministro, andiamo nel particolare a verificare CHI sono i Rifugiati che, grazie alla politica dei respingimenti, saranno “rispediti” al mittente e probabilmente condannati ad una brutta fine.

Iniziamo dal termine Rifiugiato:

Rifugiato (o, più diffusamente, rifugiato politico) è un termine giuridico che indica chi è fuggito o è stato espulso a causa di discriminazioni politiche, religiose o razziali dal proprio Paese e trova ospitalità in un Paese straniero.

Ora alcuni dati sui rifugiati in Italia e nel Mondo:

L’Italia ha un numero complessivo di 38mila rifugiati. La Germania ne ha 600mila. I rifugiati in Francia sono 150mila e in Gran Bretagna sono 300mila.

Lo scorso anno il 50% di coloro che fecero domanda di asilo hanno ottenuto lo status di rifugiato oppure una forma di protezione umanitaria. Dei 36mila migranti giunti via mare in Italia il 75% ha fatto domanda di asilo. Dei 31mila che hanno fatto domanda di asilo il 70% e’ arrivato via mare.

Nel mondo , alla fine del 2007, vi erano 11,4 milioni di rifugiati al di fuori dei loro paesi d’origine e 26 milioni di sfollati interni fuggiti a guerre o persecuzioni, di cui 13,7 milioni assistiti dall’UNHCR. Un totale di 31,7 milioni (fonte)

L’Italia ha quindi un piccolissimo ruolo nell’accoglimento dei rifugiati, molto meno di Francia, Germania ed altri paesi Europei. Questo il governo non lo dice.

Vorrei però concludere parlandovi dei “RIFUGIATI ECCELLENTI”, e cioè di quei personaggi noti che, durante la loro vita, sono dovuti scappare da persecuzioni e guerre. I sentimenti che vivono ogni giorno centinaia di immigrati che tentano di arrivare via mare nelle nostre coste sono stati vissuti anche da persone come Albert Einstein, Sigmund Freud, Rudolf Nureyev, George Weah,  Nadia Comaneci, Henry Kissinger e Marlene Dietrich, Isabel Allende e Pablo Neruda.

Qui di seguito potete leggere le loro storie:

Albert Einstein
Nadia Comaneci
Rudolf Nureyev
Georg Solti
Marlene Dietrich
Henri Kissinger
Sigmund Freud
George Weah

Chiudo con un brano tratto dal documento riguardante Sigmund Freud:

Nell’evocare l’invasione dell’Austria da parte delle truppe naziste nel marzo 1939,
Thomas Mann diceva, con una punta di humor, che il furore con il quale Hitler aveva
marciato su Vienna si spiegava con l’odio nei confronti di Freud “il vecchio analista
installato laggiù, il suo nemico giurato, il filosofo che smascherà la nevrosi, il grande
distruttore di illusioni che sapeva come regolarsi con il genio”.
Freud da parte sua dovette sopportare la rabbia dei nazisti che, subito dopo l’ascesa
al potere, si scatenarono contro gli ebrei e gli oppositori. Nel 1933, le opere di Freud
furono bruciate, “Che progresso!” avrebbe esclamato Freud, “Nel Medio Evo
avrebbero bruciato me. Oggi si accontentano di bruciare i miei libri”.

Tutti questi grandi personaggi hanno avuta salva la vita grazie ai paesi che li hanno ospitati. Chissà quante persone, grazie ai “ministri qualsiasi” di questo governo, non potranno ricevere un simile aiuto…

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