Incognita governo in Ucraina: Yanukovich ricercato per strage di civili

Pubblicato il 24 Febbraio 2014 alle 17:14 Autore: Guglielmo Sano

Domani, al massimo dopodomani, i dubbi sulla formazione del nuovo governo ucraino dovrebbero svanire. A dirlo è l’eurodeputato ed ex ministro degli Esteri croato Tonino Picula, che da sabato si trova a Kiev insieme a una delegazione del Parlamento europeo: dopo il “traghettatore” Oleksandr Turcinov, all’orizzonte si profila la nomina a Premier di Arseniy Yatseniuk, leader del partito della Tymoschenko oltre che Eurodeputato egli stesso.

Picula afferma con certezza che un altro leader dell’opposizione a Yanukovich, Klitschko, molto probabilmente si candiderà alla carica di Capo dello Stato alle elezioni di Maggio. Anche Catherine Ashton, capo della diplomazia UE, è arrivata a Kiev per monitorare il percorso dei nuovi organi di governo ucraini verso la stabilizzazione politica: l’Ucraina sta transitando nell’orbita della Comunità Europea e visto che, per voce del ministro delle Finanze Kobolov, ha già chiesto investimenti macroeconomici per 35 miliardi di dollari ai suoi investitori occidentali, è ovvio che, da Bruxelles, vogliano vederci chiaro sulla formazione del nuovo governo.

D’altronde i rapporti con la Russia si stanno velocemente sfaldando – l’ambasciatore a Kiev è stato richiamato, le forniture di gas sono a rischio e gli aiuti economici promessi a Yanukovich sono stati congelati da Mosca. Medvedev è infatti infuriato per il veloce riconoscimento del governo provvisorio ucraino da parte di USA e UE, che ritiene quantomeno “dubbia la legittimità di alcuni organi istituzionali” di Kiev, l’Ucraina – ha poi aggiunto – in questo momento è una minaccia per i Russi.

Il ministro degli Interni Avakov, intanto, annuncia che nei confronti dell’ex Presidente della Repubblica Yanukovich, ma anche di alcuni suoi fedelissimi, è stato spiccato un mandato di cattura internazionale per strage di civili. Dopo essere stato deposto dall’incarico nella giornata di sabato, Yanukovich, si è dato alla fuga e da allora cerca di lasciare il paese: nei giorni scorsi è stato bloccato dalle autorità di frontiera a Donetsk mentre tentava di salire su un aereo.

Le voci sulla sua fuga si rincorrono, ieri sembrava che avesse lasciato l’Ucraina su un elicottero, per alcuni è già stato arrestato in Crimea. Sembra, infatti, che sia stato intercettato a Sebastopoli, dove è stanziata la flotta russa del Mar Nero, in compagnia di alcuni marinai.




L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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