Lega Nord in piazza contro Mare Nostrum, la sinistra replica con contromanifestazione ‘Stop Lega Nord’

Pubblicato il 18 Ottobre 2014 alle 19:57 Autore: Emanuele Vena

Milano tra manifestazioni e contromanifestazioni. Un sabato caldo per il capoluogo lombardo, interessato dalla manifestazione organizzata dalla Lega Nord contro l’operazione Mare Nostrum.

PRESENTE ANCHE CASAPOUND – Piazza Duomo è gremita, per il comizio di Matteo Salvini, leader della Lega Nord, contro la politica per gli immigrati approntata dal governo. Il giudizio sull’operazione è senza mezzi termini: “Una presa per il c…”. Ma accanto alle camicie verdi spuntano anche militanti di Casapound, pari ad alcune centinaia secondo le prime stime.

LEADER LEGHISTI – Mentre i sindaci leghisti hanno indossato la fascia ‘Stop invasione’ anziché quella tricolore, Matteo Salvini è andato giù duro contro Mare Nostrum: “cambia il nome in Triton ma la sostanza è la stessa. Mandiamo in Africa i soldi che spendiamo qua e diamo priorità agli italiani”. E aggiunge: “Migliaia di disperati sono concorrenza sleale agli italiani”. E mentre Mario Borghezio definisce Renzi ed Alfano come “traditori”, prende la parola anche il Senatur, Umberto Bossi: “Se non c’e’ lavoro non è possibile l’integrazione, la sinistra vuole i disperati perchè vuole i loro voti”.

matteo salvini

CONTROMANIFESTAZIONE – Ai leghisti hanno risposto i centri sociali che, insieme a varie organizzazioni antifasciste ed antirazziste, hanno risposto con l’iniziativa ‘Stop Lega Nord’, alla quale hanno preso parte diverse migliaia di persone. Il messaggio a difesa di Mare Nostrum è chiaro: “Milano ama i diritti, Milano è meticcia, ibrida, soggetta a contaminazioni continua. Studenti, precari, lavoratori occasionali, stagionali, migranti, campani, pugliesi, siciliani, eritrei, marocchini, peruviani… siamo noi a produrre e a garantire la sua economia”. Poi l’attacco ai leghisti: “All’invasione delle camicie verdi e dei loro vecchi e nuovi amici dell’estrema destra di mezza Europa diciamo chiaramente che gli unici stranieri qui sono loro”.

L'autore: Emanuele Vena

Lucano, classe ’84, laureato in Relazioni Internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna e specializzato in Politica Internazionale e Diplomazia presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Padova. Appassionato di storia, politica e giornalismo, trascorre il tempo libero percuotendo amabilmente la sua batteria. Collabora con il Termometro Politico dal 2013. Durante il 2015 è stato anche redattore di politica estera presso IBTimes Italia. Su Twitter è @EmanueleVena
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