Venticinque anni fa cadeva il Muro di Berlino

Pubblicato il 9 Novembre 2014 alle 08:41 Autore: Antonio Scafati
muro di berlino 1989 germania 9 novembre

Oggi la Germania festeggia la caduta del Muro di Berlino, venticinque anni fa. Era il 9 novembre del 1989. “Questa città ha fatto la storia” ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel, “la spinta dell’umanità alla libertà non si lascia soffocare a lungo. Serve coraggio per combattere per la libertà, e serve coraggio per usare la libertà”.

Venticinque anni fa cadeva il Muro di Berlino. Due anni più tardi sarebbe finita la Guerra Fredda e con lei il ‘Secolo breve’, secondo la definizione dello storico Eric Hobsbawm. La caduta del Muro di Berlino ha rappresentato uno degli spartiacque più importanti nella storia dell’Europa. Tutto avvenne quasi per caso, il 9 novembre 1989.

I fatti

Günter Schabowski, ministro della Propaganda della Repubblica Democratica Tedesca, annunciò che il governo aveva deciso di rendere subito esecutiva la concessione dei permessi per attraversare il confine ed entrare nella Germania Ovest. In realtà, avrebbe dovuto dire che la decisione sarebbe diventata operativa nel giro di qualche giorno. Quel 9 novembre, invece, migliaia di persone si accalcarono ai posti di blocco sotto gli occhi sbigottiti di guardie armate che non sapevano cosa fare. La folla era talmente numerosa che i checkpoint vennero aperti e la gente entrò nell’Ovest senza dover esibire documenti. Lo smantellamento del muro cominciò qualche giorno dopo.

muro di berlino 1989 germania 9 novembre

Photo by NatalieMaynorCC BY 2.0

Est e Ovest dopo la caduta del Muro di Berlino

La Germania unita conserva qualche differenza tra i due lati. La caduta del Muro non ha ancora prodotto un allineamento completo nel quadro economico tra Est e Ovest: nell’ex DDR ad esempio la disoccupazione è superiore alla media nazionale e il reddito pro capite è inferiore. Tutto ciò ha prodotto fenomeni di migrazione interna spesso unidirezionali: da Est verso Ovest. Il divario tra le due sponde è comunque diminuito rispetto agli anni scorsi e la maggior parte dei tedeschi ritiene che l’unificazione del paese abbia prodotto più vantaggi che svantaggi.

La Germania unita

Ma la Germania degli ultimi venticinque anni non è solo un paese dove Est e Ovest non sono ancora del tutto alla pari: è anche un paese dove le due sponde un tempo divise dal Muro hanno prodotto una nazione più grande, più sicura di sé, più completa, come spiegava il settimanale Der Spiegel qualche settimana fa. In sostanza, una nazione dove Est e Ovest si sono davvero fusi.

Germania forte in un’Europa debole

Oggi la Germania è il paese più forte in Europa: economicamente e politicamente. È un paese che attira immigrati. La Germania è una potenza incastonata nel cuore di un’Europa composta da elementi assai meno forti. La debolezza (economica e politica) della Francia, le vicissitudini dell’Italia e la condotta storicamente distaccata della Gran Bretagna nei confronti dell’Unione europea hanno consegnato alla Germania il timone del Vecchio Continente. Quando cadde il Muro di Berlino, venticinque anni fa, Margaret Thatcher disse: “Abbiamo sconfitto due volte i tedeschi ed ecco che ritornano”.

Immagine in evidenza: photo by Daniel AntallCC BY 2.0

L'autore: Antonio Scafati

Antonio Scafati è nato a Roma nel 1984. Dopo la gavetta presso alcune testate locali è approdato alla redazione Tg di RomaUno tv, la più importante emittente televisiva privata del Lazio, dove è rimasto per due anni e mezzo. Si è occupato per anni di paesi scandinavi: ha firmato articoli su diverse testate tra cui Area, L’Occidentale, Lettera43. È autore di “Rugby per non frequentanti”, guida multimediale edita da Il Menocchio. Ha coordinato la redazione Esteri di TermometroPolitico fino al dicembre 2014. Follow @antonio_scafati
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