Argentina: Nisman voleva arrestare la Kirchner

Pubblicato il 4 Febbraio 2015 alle 15:18 Autore: Guglielmo Sano

Secondo il quotidiano argentino El Clarin, il Procuratore Alberto Nisman voleva arrestare Cristina Kirchner. Difficilmente le indagini sulla Presidentessa andranno avanti.

Documenti riservati

Tra le varie carte recuperate nell’appartamento del Procuratore Nisman, la polizia avrebbe ritrovato una bozza di richiesta d’arresto per la Presidentessa Cristina Kirchner, l’attuale ministro degli Esteri argentino Hector Timerman e il deputato Andres Larroque. I 3 sono accusati di aver cercato di insabbiare le responsabilità iraniane in un grave attentato avvenuto a Buenos Aires nel 1994.

El Clarin ha pubblicato alcune delle 26 pagine che comporrebbero il documento, nello specifico, quelle che si riferiscono a un “ordine di arresto e divieto di lasciare il paese”. Secondo l’importante quotidiano argentino sarebbero state autenticate dal capo della squadra omicidi della polizia federale. Viviana Fein, magistrato incaricato di far luce sull’apparente suicidio di Nisman, ha negato l’esistenza di queste carte per poi correggersi dicendo che “è evidente che si tratta solo di una bozza”.

nisman

Una parte della “bozza”, comunque, sarebbe datata “giugno 2014”: questo particolare contraddice la versione ufficiale secondo cui Cristina Kirchner sarebbe entrata nelle indagini di Nisman solo di recente. Tuttavia, il documento non ha validità giuridica, in quanto non era stato presentato insieme alle 289 pagine di accuse contro la Kirchner stessa e il suo entourage.

Inchiesta bloccata

Non si sa ancora chi continuerà, e se continuerà, l’indagine cominciata da Alberto Nisman. Il giudice federale Ariel Lijo ieri ha rifiutato di procedere con le accuse contro la Kirchner adducendo motivi tecnici. Pare che nei prossimi giorni la stessa decisione verrà presa sia dal giudice Daniel Rafecas sia dal giudice Sebastian Ramos.

Secondo la stampa argentina, alle origini del rifiuto non ci sarebbero motivi tecnici ma l’inconsistenza probatoria delle accuse formulate da Nisman. In pratica, non ci sarebbero abbastanza prove per continuare a indagare sulla strada tracciata dal Procuratore trovato morto nel suo appartamento il 19 gennaio.

L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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