Argentina: giallo sulla morte del Procuratore che indagava sulla Kirchner

Pubblicato il 19 Gennaio 2015 alle 12:28 Autore: Guglielmo Sano

Argentina: il Procuratore Alberto Nisman è stato ritrovato senza vita. Oggi si sarebbe dovuto presentare davanti alla commissione giustizia del parlamento argentino dove avrebbe presentato formale accusa nei confronti di Cristina Kirchner e dei suoi fedelissimi. La Presidentessa è accusata di aver intralciato le indagini sull’attentato del 1994 alla mutua ebraica di Buenos Aires, in modo che non fossero incriminate alcune autorità iraniane.

Procuratore: apparente suicidio

Il corpo del Procuratore Nisman è stato trovato nella vasca da bagno del suo appartamento di Porto Madero, quartiere della capitale argentina. Gli inquirenti, a quanto riferisce il quotidiano argentino Clarin, sostengono la tesi del “suicidio”. Le uniche dichiarazioni ufficiali, però, parlano solo del “ritrovamento di una pistola”. Presumibilmente, il piccolo revolver con cui Nisman si sarebbe auto-inferto un colpo alla tempia. Nell’appartamento è stata ritrovata la documentazione che oggi avrebbe dovuto presentare in parlamento. Era in ordine sulla scrivania del procuratore.

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Iran-gate

Nisman, dopo un decennio di indagini, la settimana scorsa ha accusato Cristina Kirchner di aver chiesto al ministro degli Esteri Timerman e ad altri funzionari governativi di attivarsi per procurare una sorta di immunità diplomatica al personale dell’ambasciata iraniana sospettato per l’attentato a un centro ebraico in cui persero la vita 85 persone. Il tentativo di insabbiare le indagini, alla fine non realizzatosi, sarebbe stato condotto per migliorare le relazioni con Teheran e assicurarsi forniture di petrolio a prezzi vantaggiosi durante una crisi energetica.

Le prove

330 cd di intercettazioni telefoniche incastrerebbero i membri dell’entourage della Kirchner che, invece, non è stata intercettata. Il piano di depistaggio includeva la creazione di una commissione sulla strage del 1994, alla quale avrebbero partecipato gli stessi indagati iraniani, poi di fatto non istituita perché giudicata incostituzionale da una corte federale. La verità sulla strage non è mai emersa ma l’ipotesi di Nisman è che fosse stata organizzata dall’intelligence di Teheran che in seguito ne avrebbe affidato l’esecuzione si libanesi di Hezbollah.

L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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