Primarie Pd, domani Campania al voto tra caos e scetticismo

Pubblicato il 28 Febbraio 2015 alle 13:17 Autore: Felice Tommasino
Primarie Pd

Primarie Pd, domani si vota in Campania tra caos e scetticismo. Tra chi inneggia alla farsa a chi teme brogli, domani dalle 8 alle 21 seggi aperti in tutta la Campania. Si voterà praticamente dappertutto: alberghi, palestre, circoli e chiese, per un totale di 620 seggi. Il numero è tutt’altro che definitivo: su alcuni circoli manca infatti l’accordo su chi dovrà gestirne l’apertura e la chiusura. Per i non iscritti al Pd la somma da versare per poter esprimere il proprio voto è di 2 euro.

Migliore “Indispensabile ritrovare compattezza”

Per ora a farla da padrone è lo scontro fra due opposte linee di pensiero. C’è chi entusiasticamente sulle primarie afferma: “È un esempio di democrazia, si dà voce alla gente. Tutto andrà bene”. E chi invece, un po’ meno entusiasta, risponde: “È una farsa. Domenica sarà il caos e lunedì Renzi sarà costretto ad annullare l’esito del voto”. Gennaro Migliore, che nel frattempo ha deciso di rinunciare alla corsa, nella sua lettera aperta scrive: “Sarà indispensabile che si ritrovi compattezza sul candidato a Presidente della Campania per vincere le elezioni, nel Pd e recuperando pienamente la forza della coalizione di centrosinistra”. Compattezza che per ora sembra mancare.

primarie Pd

L’ombra di Cosentino e del centrodestra

L’ombra lunga del rischio brogli anima ed agita il dibattito all’interno del partito. C’è chi paventa patti segreti inconfessabili tra il Pd ed il centrodestra. Qui lo spettro anche dell’ex deputato Nicola Cosentino e di ambienti legati al suo nome. Spettri che sembrano materializzarsi nella decisione, poi revocata, di votare in un seggio, quello del quartiere San Lorenzo di Napoli, di un’associazione legata al consigliere comunale Vincenzo Moretto di Fratelli d’Italia. Marco Sarracino, leader dei Giovani Democratici e vicino alla minoranza Pd, ha garantito: “Questo seggio è stato cancellato”.

I luoghi “a rischio”

Da parte sua, anche Moretto ha provato a fugare ogni dubbio: “Nessuno ci ha chiesto niente. Forse avevano pensato alla sede del sindacato Cisal. Se il Pd ha bisogno di locali noi li possiamo concedere”. Antonio Sassi, di componente renziana, che per la vicenda si è dimesso dalla commissione per le primarie, sul seggio di San Lorenzo ha dichiarato: “È stato indicato da una forza politica, ma non fa capo a quella forza ed è una cosa strana e illegittima. Ora è sparito e ne è spuntato un altro in via Carbonara di cui non si era mai parlato. È anomalo, ma ne prendo atto”. È forte il timore che possano esistere seggi “civetta” per alterare il risultato del sorteggio per segretari e scrutatori. Ma quello del quartiere San Lorenzo non sembra essere l’unico luogo “a rischio”. Alcuni esponenti democratici starebbero infatti preparando un accurato dossier in merito.

Sarracino “Saranno le primarie più controllate mai avvenute”

C’è chi rimpiange la mancata scelta di un candidato unitario, e profetizza: “Comunque andrà, sarà una catastrofe”. E chi, come Sarracino, è più ottimista, certo che “saranno le primarie più controllate mai avvenute”. E aggiunge: “Hanno provato di tutto per far annullare queste elezioni la maggioranza del partito aveva questa intenzione fin dall’inizio e trovo assurdo l’atteggiamento di Renzi che sulle primarie ha costruito una carriera, ma che per la Campania non le voleva”. Sulla mancata scelta di un candidato unitario si è espresso anche Vincenzo Acampora dell’Associazione Rosso Democratico evidenziando una sottovalutazione della questione campana da parte dei dirigenti del Pd: “La verità è che non esiste più una struttura di partito. C’è il deserto. Nessun coinvolgimento degli iscritti. La dirigenza regionale ha atteso fino all’ultimo nella speranza che arrivasse un messia indicato da Roma e il clima si è incattivito”, ha dichiarato.

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Seggi in chiese, enoteche e ristoranti

Come anticipato in apertura, si voterà anche nelle parrocchie, tra cui il salone della chiesa del Buon Pastore di Caserta. Don Antonello Giannotti spiega: “Noi apriamo sempre a chi bussa la parrocchia è come la fontana del villaggio cui tutti si rivolgono. Abbiamo un salone e diamo a chiunque la possibilità di utilizzarlo. L’importante è che sia a titolo gratuito. Credo nella politica. Spero che si impegni per dare un volto nuovo a tutto il Mezzogiorno”. A Salerno i seggi saranno in un ristorante sul mare e in una scuola di danza. A Somma Vesuviana saranno invece ospitati in una enoteca. A Napoli, nel rione Sanità, saranno invece utilizzate le sedi di Italia dei Valori, Psi ed il circolo di Rifondazione Comunista.

L'autore: Felice Tommasino

Classe 1991, cilentano. Laureando in Editoria e Pubblicistica all'Università degli Studi di Salerno. Su Twitter @felicetommasino
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