Isis: il “jihad problem” che unisce Canada e Algeria

Pubblicato il 20 Maggio 2015 alle 13:40 Autore: Redazione

Isis: cosa hanno in comune una decina di uomini arrestati in Canada e più di venti uccisi dalle forze di sicurezza algerine?

Isis: il “jihad problem” del Canada

La polizia canadese ha reso noto di aver arrestato 10 giovani sospettati di voler lasciare il paese per unirsi all’Isis. Non si conoscono i loro nomi, la polizia non ha precisato neanche la loro età, inoltre, le accuse nei loro confronti non sono ancora state formulate ufficialmente. Sono stati arrestati all’aeroporto internazionale Trudeau di Montreal. I controlli sono aumentati dopo il caso di 5 ragazzi e due ragazze canadesi proprio della zona di Montreal che hanno lasciato il paese alla volta dello Stato Islamico.

Il Canada ha dato il proprio sostegno ai bombardamenti anti-Isis guidati dagli americani. Il primo ministro, il conservatore Stephen Harper, aveva schierato delle squadre di ricognizione aerea in Medioriente ancora prima di ottenere la fiducia dei parlamentari di Ottawa (157 voti a favore, 134 i contrari). Harper, in occasione del voto sulla missione svoltosi in ottobre (poco dopo un attentato al Parlamento), aveva detto che “l’Isis è una minaccia diretta per le famiglie canadesi”.

Secondo recenti stime sarebbero circa 130 i canadesi entrati nelle fila degli jihadisti. 80 di essi sarebbero in seguito tornati in Canada, esponendo il paese a un notevole rischio attentati.

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Isis: operazione anti-terrorismo in Algeria

La più grande operazione anti-terrorismo finora condotta nel paese, almeno in termini di militanti uccisi” ha dichiarato un funzionario dei servizi di sicurezza algerini, che ha preferito restare anonimo, a Reuters. Le forze di sicurezza algerine riferiscono di aver ucciso 21 terroristi islamici legati all’Isis e di aver condotto 2 arresti.

Il gruppo si era riunito nella foresta di Bouakram, nei pressi di Boumerdes (20 chilometri dalla capitale), per pianificare un attentato ad Algeri. Per quello che si può apprendere gli jihadisti facevano parte di una “scheggia impazzita” di Al Qaeda che recentemente aveva giurato fedeltà al Califfato. Nel settembre scorso avevano rapito e ucciso un turista francese: da allora il governo algerino ha ordinato l’aumento delle operazioni di contro-terrorismo.

Tra gli attentati più recenti che hanno colpito l’Algeria, firmati Al Qaeda del Maghreb, quello a un autobus che trasportava i dipendenti di una stazione del gas al confine con il Mali. Tra i terroristi uccisi dai militari algerini c’erano anche due canadesi, provenienti dalla regione dell’Ontario, Ali Medlej e Xristos Katsiroubas.

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