Vatileaks 2, Chaouqui e la minaccia ai giornalisti

Pubblicato il 27 Novembre 2015 alle 17:50 Autore: Redazione
francesca_chaouqui, monsignore balda, trombare, scopa, il membro del cosea in una foto personale

Francesca Immacolata Chaouqui, una dei corvi dello scandalo Vatileaks, prende di mira i giornalisti in un post sul suo profilo Facebook. “Vaticanisti! Giornalisti! Ricettatori dei bassi fondi in possesso degli atti secretati di un processo cui io da imputata non ho potuto vedere gli atti se non per 20 minuti! Vi sfido: dimostrate prima dei giudici che sono il corvo! Pubblicate le intercettazioni tra me ed Emiliano Fittipaldi dove gli invio un documento. O quelle fra me e Gianluigi Nuzzi dove gli consegno un foglio, una password. Una soltanto. O uno scambio fra me e qualsiasi giornalista italiano o estero”.

a sinistra una foto di monsignore balda e a destra francesca chaouqui

“Forza – prosegue – dimostrate al mondo che ho tradito il Papa. Avete 52 ore prima del processo per tirare fuori le prove. Correte da chi vi ha dato il materiale di ieri (per cui mi risarcirete e a caro prezzo se è materiale vero, e per cui ci rimetterete la carriera se è falso o artefatto) e fatevi dare la prova per cui sono a processo. Correte come ladri a ricettare gli atti privati e pubblicate una prova che sono il corvo. Se non ci riuscite – intima – come accadrà, guardatevi allo specchio e cominciate a contare gli istanti che vi separano da quando un tribunale vero, con un magistrato vero, in Italia vi condannerà a risarcirmi il danno del martirio senza prove che sto subendo a causa di chi al posto di ricordarsi di essere un giornalista e non un esecutore materiale degli ordini dei bassi fondi di un Para-Vaticano vergognosamente viscido, mi denigra e delegittima. Io sono qui e aspetto»”.

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