M5S: il programma e la leadership per il post referendum

Pubblicato il 6 Dicembre 2016 alle 15:02 Autore: Riccardo Piazza
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M5S: il programma e la leadership per il post referendum

La settimana che si è aperta rappresenta un giro di boa importante per l’organizzazione interna del Movimento 5 Stelle. Potrebbe essere occasione utile per cogliere appieno una vittoria politica sulla quale la compagine parlamentare ha puntato una buona fetta della propria immagine istituzionale, mettendo contemporaneamente da parte almeno per un po’ le recenti e non felici questioni di Palermo e di Bologna. In questi ultimi periodi, il clima rovente da “lunghi coltelli” aveva, infatti, raggiunto pericolosi livelli di guardia. Il trionfo del “No” consente dunque a Beppe Grillo e compagni di spostare nuovamente il focus dell’attenzione su programmi organici, linee politiche e leadership da certificare.

M5S: il programma e la leadership per il post referendum

Strategia e rinnovata unità d’intenti. Sono questi i concetti cardinali cui sembrano stringersi molti parlamentari del Movimento 5 Stelle in queste ore. Alla luce del congelamento delle dimissioni del premier Matteo Renzi, imposto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella al fine di varare entro la settimana la legge di Bilancio, la base del Movimento rilancia uno scatto in avanti per consentire l’avallo di una leadership condivisa e di un manifesto discusso ed approvato dalla Rete: “Il voto apre una nuova fase. Dovremo essere più compatti e chiarire in fretta le nostre idee e posizioni per non bruciarci eventuali chances alle prossime elezioni nazionali”. Queste le parole di un Cinque Stelle nei concitati momenti immediatamente successivi allo spoglio delle schede.

Anche ai vertici della piramide le cose sembrano muoversi spedite. All’interno del Blog di Beppe Grillo, nella giornata di ieri, il Movimento 5 Stelle ha presentato il primo punto del programma elettorale, da discutere e ratificare con la comunità degli utenti, incentrato sulle politiche energetiche.

Altre spinose faccende saranno quelle inerenti l’espressione di un nome forte attorno a cui condensare il nucleo ideologico del Movimento: il prossimo candidato per Palazzo Chigi. L’imminenza di un eventuale voto obbliga un necessario snellimento dei tempi di attuazione. Un altro fronte da considerare sarà quello dell’unità interna. Nei giorni scorsi il Collegio dei Probiviri del Movimento 5 Stelle ha decretato la sospensione di Riccardo Nuti, Claudia Mannino e Giulia Di Vita. Tale scelta ha creato un bacino di malumori su cui probabilmente sarà bene tornare, specie durante la ricerca di una possibile, futura, legittimazione di governo.

Il presente, per adesso, sembra giocare a favore dei Cinque Stelle. Tuttavia la scena della legislatura resta ancora più che mai fluida ed in divenire. Due sistemi elettorali diversi per due Camere da armonizzare, l’Italicum in attesa di giudizio da parte della Corte costituzionale e una transizione di potere da gestire, non consentono a nessuna forza politica che si definisca responsabile di poter abbassare la guardia.

Riccardo Piazza

L'autore: Riccardo Piazza

Nasce a Palermo nel 1987 e si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione presso l’Università del capoluogo siciliano nel 2010. Prosegue i suoi studi specialistici in Scienze filosofiche all’Università di Milano dove consegue il Diploma di laurea Magistrale nel 2013. Scrive per alcune riviste telematiche di letteratura e collabora, quale giornalista, per diverse testate d’informazione occupandosi di cronaca parlamentare, costume e società. Si dedica attivamente allo studio dell'economia e del pensiero politico contemporaneo ed è docente di storia e filosofia. Gestisce un blog: http://www.lindividuo.wordpress.com Su twitter è @Riccardo_Piazza
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