Processo Lavitola, il testimone Berlusconi attacca in aula la magistratura

Pubblicato il 19 Giugno 2014 alle 15:22 Autore: Alessandro Genovesi
Berlusconi

Show di Silvio Berlusconi nel corso del processo contro Walter Lavitola presso il Tribunale di Napoli. Chiamato dai magistrati come testimone, il leader di Forza Italia non ce l’ha fatta a trattenersi e si è lanciato in uno dei suoi consueti attacchi contro la magistratura. “La magistratura in Italia – ha sbottato durante la sua testimonianza l’ex premier – è incontrollabile, irresponsabile e gode di una piena impunità”.  Le parole di Berlusconi hanno causato l’immediata reazione del pubblico ministero Vincenzo Piscitelli, che si è rivolto al giudice Giovanna Ceppaluni, che ha intimato all’ex premier di calmarsi, avvisandolo che “la magistratura è ancora tutelata dal codice”.

Venendo al processo vero e proprio, il cui oggetto è la presunta tentata corruzione da parte di Valter Lavitola a Impregilo per alcuni appalti pubblici a Panama, l’ex capo del governo così ha riferito: “Sapevo della costruzione di un ospedale da parte di Impregilo – ha proseguito il leader di Forza Italia – cosa che mi pare molto lodevole e buona. Ne ho appreso a una cena ufficiale a Panama. Dissi che potevo mettere a disposizione mobili e arredo. Chi dona è più fortunato di chi riceve. La mia famiglia destina il 10% ad opere di beneficenza”. 

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Secondo l’accusa, però, è proprio sulla costruzione dell’ospedale che si consumò un tentativo di estorsione di Lavitola, che avrebbe avanzato ai vertici di Impregilo la tesi che proprio perché non si procedeva in quel senso il presidente di Panama Ricardo Martinelli volesse bloccare i lavori dell’azienda per il canale. Berlusconi ha poi dichiarato di essere stato contattato da Panama dall’ex direttore de L’Avanti, molto preoccupato per la mancata costruzione dell’ospedale promesso. 

Infine il leader forzista si è soffermato sui rapporti tra Lavitola e Martinelli: “Lavitola era legato molto al presidente Ricardo Martinelli, era considerato un amico di Panama. Non so come sia diventato amico. Aveva una grande capacità di relazione, come ho verificato di persona anche in Brasile. Era anche molto amico di Lula; a un pranzo ufficiale, io ero a sinistra di Lula e accanto a me c’era Lavitola, lui era il protagonista dell’informazione politica, ottimo giornalista e particolarmente informato su cosa si nascondeva dietro le apparenze della politica. Aveva amicizie con la mia compagine politica, come con Coluzzi, Cicchitto, Frattini e Pomicioli”.


L'autore: Alessandro Genovesi

Classe 1987, laureato in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Udine, è da sempre appassionato di politica e di giornalismo. Oltre ad essere redattore di Termometro Politico, collabora con il quotidiano Il Gazzettino Su twitter è @AlexGen87
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