Mappe economia, dove sono più alte le tasse per le imprese in Europa? In Italia e Francia

Pubblicato il 13 Marzo 2017 alle 23:33 Autore: Gianni Balduzzi
mappe, mappa europa in rosso e blu

Mappe economia, dove sono più alte le tasse per le imprese in Europa? In Italia e Francia

Nonostante le apparenze, certo Italia e Francia sono più dissimili di quanto sembrino, lo abbiamo già visto.

Eppure vi è una caratteristica in cui appaiono, e sono, nella stessa categoria. Quella delle tasse.

In particolare della tasse sulle imprese. E’ quanto emerge anche dalla mappa pubblicata su Vividmaps, e che illustra come l’Europa si divida sulla Corporate income tax. Si tratta della tassazione sui profitti di un’azienda.

L’Europa appare qui più divisa che mai se pensiamo che si va da meno del 10% a più del 30%.

E in alcuni Paesi vi è un quarto dell’aliquota che è presente altrove.

In linea di principio la divisione è tra Est, con tassazione minore, e Ovest, dove lo Stato chiede di più. Ma ci sono eccezioni. Vediamo meglio i dati.

Mappe, è il Montenegro il Paese dove le imprese sono meno tassate

Il record a quanto par sembra essere detenuto da Italia, Francia e Belgio, dove si supera il 30%. Al contrario nel piccolo Montenegro si va anche sotto il 10%. Una evidente tattica per attirare imprese dai Paesi più grandi, più ricchi e più tartassati.

Decisamente bassa, tra 10% e 15%, la tassazione in Irlanda, dove è del 12%, in Kossovo, Bulgaria, Macedonia, Bosnia Erzegovina, Moldova, Cipro. Paesi che vorrebbero appunto emulare l’Irlanda nell’attrazione di multinazionali, ma che per ora rimangono tra i più poveri.

Sotto il 20% quasi tutto il resto dell‘Est Europa, tranne la Slovacchia e la Croazia, e il Regno Unito.

E’ quanto si passa ai Paesi con le tasse più alte che si va a Ovest, e tra il 20% e il 25% troviamo Portogallo e Paesi Scandinavi, nonchè la Russia.

Si sale oltre il 25% con Germania, Austria, Spagna, Paesi Bassi, fino arrivare ai record belga, francese, e italiano appunto.

La tassazione eccessiva per le imprese, che comprende anche le imposte regionali come l’IRAP, nonchè il cuneo fiscale per i dipendenti, non a caso è materia di discussione anche in questi altri Paesi.

Per poter tagliare queste tasse, però, vi è bisogno di tagliare proporzionalmente la spesa. Le regole di Maastricht certo non consentono degli sgravi improvvisi e massicci per ora.

I Paesi dell’Est sono nati di fatto in una situazione di tabula rasa, o quasi, con la fine del comunismo, e non si sono ritrovati con uno Stato Sociale da mantenere. Come accaduto per esempio all’Ovest.

Tuttavia per esempio i Paesi scandinavi sono un esempio di come si sia potuto mantenere un buon welfare e tagliare le imposte. Che ora sono sotto il 25%, grazie anche alla crescita

 

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L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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