Sondaggi elettorali Francia: ecco come potrebbero votare gli elettori di Fillon, Hamon e Melenchon

Pubblicato il 3 Maggio 2017 alle 00:01 Autore: Emanuele Vena
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Sondaggi elettorali Francia: ecco come potrebbero votare gli elettori di Fillon, Hamon e Melenchon

Emmanuel Macron si conferma il favorito per il ballottaggio delle presidenziali francesi del 7 maggio. Un successo possibile anche grazie al sostegno degli elettori dei candidati esclusi. Questo è quanto emerge dall’analisi degli ultimi sondaggi elettorali condotti dai principali istituti transalpini.

Aggiornamento post pubblicazione: aggiunti anche i dati relativi a Nicolas Dupont-Aignan

Stando alle rilevazioni, Il vantaggio di quasi 3 punti registrato da Macron al primo turno al ballottaggio si dilaterebbe oltre il 20%. A favorirlo è la convergenza della maggioranza – relativa o assoluta, a seconda dei casi – degli elettori dei principali candidati esclusi dal secondo turno. Vale a dire Jean-Luc Mélenchon, François Fillon e Benoit Hamon. Forti di un pacchetto di voti che, al primo turno, ha rappresentato complessivamente circa il 45% dei voti validi.

Dando un’occhiata alle previsioni, il dato di Macron risulta tuttavia nettamente inferiore rispetto al plebiscito registrato da Jacques Chirac. Il quale nel 2002 trionfò con l’82% nel duello contro Jean-Marie Le Pen. A testimonianza di una riduzione dell’efficacia della cosiddetta conventio ad excludendum nei confronti dell’estrema destra lepeniana.

CampioneMacronAstenutiLe Pen
Elettori di Mélenchon (19,58% al 1° turno)49,4%36,5%14,1%
Elettori di Hamon (6,36% al 1° turno)73,8%20,4%5,9%
Elettori di Fillon (20,01% al 1° turno)47,8%24,8%27,5%
Elettori di Dupont-Aignan (4,70% al 1° turno)24,8%36,4%38,8%

Sondaggi elettorali: dove si sposteranno gli elettori di Fillon, Mélenchon ed Hamon?

Analizzando la media sondaggi – da noi ricavata, relativamente all’ultima rilevazione per ognuno dei principali istituti – l’elettorato più travagliato è sicuramente quello gollista. Che si divide profondamente dinanzi all’endorsement dello sconfitto Fillon per Macron. A condividerlo è mediamente poco meno della metà degli elettori gollisti. La fetta restante si divide quasi equamente tra Le Pen ed astensionismo.

Scelta difficile anche per gli elettori di Mélenchon, candidato della sinistra radicale. Il già ribattezzato “ni-ni”, ovvero la sua decisione di non appoggiare ufficialmente nessuno dei due candidati in lizza al ballottaggio, contribuisce a dividere i suoi simpatizzanti. Poco meno della metà di loro sembra propensa a sostenere Macron. Mentre il 14% potrebbe fare addirittura il salto tra le braccia dell’estrema destra lepeniana. Ampio è però anche il fronte degli astensionisti. Infatti, circa il 36% dei sostenitori di Mélenchon è pronto a rimanere a casa.

Un po’ più omogeneo è invece l’orientamento dei socialisti. Dopo la bruciante sconfitta di Benoit Hamon, quasi 3/4 del suo elettorato sembrano disposti ad appoggiare Macron – già ministro nel governo socialista di Valls – seguendo l’endorsement del candidato del PS. Tuttavia, almeno un socialista su 5 potrebbe rifugiarsi nell’astensionismo.

Sondaggi elettorali: l’alleanza tra Le Pen e Dupont-Aignan

Aggiungiamo in corsa anche il dato relativo agli elettori di Nicolas Dupont-Aignan. Il 56-enne ex gollista ha infatti annunciato il proprio sostegno alla Le Pen. La quale ha dichiarato che – in caso di conquista dell’Eliseo – investirà il leader di Debout La France della carica di nuovo premier. Tuttavia, secondo i sondaggi solo poco meno del 40% di elettori è disposto a seguire l’endorsement di Dupont-Aignan (che al primo turno aveva ottenuto il 4.7%). Al contrario, quasi un quarto del suo elettorato opterebbe per Macron, con un ulteriore 36% propenso ad astenersi.

La media sondaggi in tabella tiene conto delle ultime rilevazioni condotto dai seguenti istituti: BVA, Elabe, Harris Interactive, Ifop, Ipsos, Kantar Sofres, Odoxa, OpinionWay

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L'autore: Emanuele Vena

Lucano, classe ’84, laureato in Relazioni Internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna e specializzato in Politica Internazionale e Diplomazia presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Padova. Appassionato di storia, politica e giornalismo, trascorre il tempo libero percuotendo amabilmente la sua batteria. Collabora con il Termometro Politico dal 2013. Durante il 2015 è stato anche redattore di politica estera presso IBTimes Italia. Su Twitter è @EmanueleVena
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