Mappe: come si divideva la giornata di artisti e scienziati famosi PARTE 2

Pubblicato il 27 Maggio 2017 alle 17:55 Autore: Guglielmo Sano
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Mappe: come si divideva la giornata di artisti e scienziati famosi PARTE 2

In un precedente articolo abbiamo visto come suddividevano la propria giornata 26 tra gli artisti e gli scienziati più famosi di tutti i tempi. Ora, grazie alle grafiche realizzate dal designer RJ Andrews, possiamo vedere cosa facevano 14 tra questi, ora dopo ora.

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Mappe: come si divideva la giornata di artisti e scienziati famosi PARTE 2

Ludwig van Beethoven

Sveglia all’alba per il compositore dell’Eroica. Dopo un caffè preparato con le proprie mani, Beethoven dedicava ore e ore al lavoro. Dopo pranzo, una camminata per trovare l’ispirazione, la lettura dei giornali, una cena semplice e via di nuovo a letto.

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Wolfgang Amadeus Mozart

Dormiva decisamente meno l’illustre collega. Di certo lavorava tantissimo anche Mozart, a differenza del sentire comune che ne fa il simbolo dell’artista diviso tra “genio” e “sregolatezza”.

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Honoré de Blazac

Un vero e proprio stacanovista, l’autore della Comédie Humaine. Balzac beveva anche 50 caffè allo scrittoio.

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Charles Darwin

Le ricerche lo portarono a fare il giro del mondo pianeta. Nei suoi ultimi anni di vita, il padre dell’evoluzionismo, si divideva tra lo studio, le camminate e l’inseparabile compagna Emma.

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Le Corbusier

Il celebre architetto cominciava le proprie giornate all’insegna dell’esercizio fisico.

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Charles Dickens

Lunghissime passeggiate attraverso Londra per uno dei massimi rappresentanti della letteratura anglosassone. Probabilmente influirono sul suo immenso affresco dell’Età Vittoriana.

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Piotr Ilic Cajkovskij

Una vita scandita dalla composizione e dalla lettura quella del rivoluzionario compositore russo.

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John Milton

La giornata dell’autore del Paradiso Perduto nel 1660 circa. Era totalmente cieco dal 1652.

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Immanuel Kant

Secondo un aneddoto famoso, la vita del filosofo tedesco era talmente regolare che gli abitanti della sua città natale regolavano gli orologi sulle sue passeggiate.

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Sigmund Freud

Sigaro dopo sigaro, ne fumava anche 20 al giorno, la tipica giornata dello “scopritore” dell’inconscio.

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Thomas Mann

Il Premio Nobel 1929 riservava alla scrittura dei suoi romanzi solo la prima parte della giornata.

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Gustave Flaubert

Flaubert, invece, ha scritto Madame Bovary solo durante la notte.

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Benjamin Franklin

Si poneva due domande all’inizio e alla fine di ogni giorno uno dei padri fondatori degli Stati Uniti. Appena sveglio si chiedeva: “cosa potrei fare di buono oggi?”. Si addormentava con un altro interrogativo: “Cosa ho fatto di buono oggi?”.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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