Rinnovo contratto statali e scuola, stop al bonus Renzi

Pubblicato il 8 Luglio 2017 alle 14:33 Autore: Guglielmo Sano
rinnovo contratto statali

Rinnovo contratto statali e scuola, stop al bonus Renzi

Ormai restano pochi dubbi. Il bonus Irpef di 80 euro introdotto dall’ex premier Renzi salterà con l’aumento degli stipendi per gli impiegati del pubblico impiego. È il Sole24Ore a raccogliere per primo l’indiscrezione. La deludente notizia è contenuta nella direttiva inviata dal ministro Madia all’Aran per portare avanti le negoziazioni con i sindacati. A essere colpiti circa 200 mila statali nella fascia di reddito compresa tra i 24mila e i 26mila euro annui. Le trattative, adesso, verteranno sulle manovre correttive per detrarre dagli 85 euro di aumento le risorse necessarie a neutralizzare la perdita del bonus.

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Ecco come si spiega la correlazione tra l’aumento degli stipendi in base al rinnovo dei contratti statali e la detrazione del bonus di 80 euro. L’aumento di 85 euro, cioè 1.105 euro annui lordi tredicisima inclusa, va ad incidere sul reddito di chi guadagna intorno ai 25 mila euro. Il bonus di 80 euro di Renzi è completo a 24mila euro (960 annui); poi via via scende a 720 per i redditi di 24.500 euro, a 480 per redditi di 25mila euro, a 240 per redditi di 25.500 euro. Si azzera, infine a quota 26mila. Dunque, chi oggi guadagna 25mila euro più 480 di bonus, con l’aumento contrattuale da 85 euro mensili, perderebbe 40 euro netti mensili legati al bonus.

Rinnovo contratto statali e scuola, stop al bonus Renzi

Insomma, non c’è ancora chiarezza sulle coperture necessarie all’aumento di 85 euro per tutti gli stipendi del pubblico impiego, circa 3 milioni di dipendenti. Certezze potranno arrivare solo da Aran e ministero. Detto ciò, solo con la manovra autunnale si capiranno le reali possibilità economiche per l’intera operazione di rinnovo dei contratti. Uno dei punti caldi sarà quello relativo alla distribuzione delle risorse media messe in campo; appunto, gli 85 euro. Finora, il ministro Madia ha ripetuto prima di tutto saranno distribuite alle fasce di reddito più basse attraverso un sistema a piramide rovesciata.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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